Diciamo le cose come stanno! Ecco la nostra risposta agli attacchi e alle bugie di Allevi, nella lettera che Egidio Longoni ha inviato alla città.
Gentili cittadini, rappresentanti delle Associazioni, dei Comitati e iscritti alle Consulte di quartiere, sono stato contattato nella serata del 5 Dicembre da alcuni cittadini che partecipano alle Consulte di quartiere che mi hanno chiesto conto delle sconcertanti dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Allevi durante l’incontro dello stesso con i membri delle Consulte.
Voglio utilizzare un contatto diretto con voi, in quanto durante la serata citata sono state espresse dallo stesso Sindaco affermazioni politicamente gravi e peraltro citando fatti e persone (l’ex Assessore alla Partecipazione e l’ex Sindaco) che non hanno avuto in quel contesto possibilità di contraddittorio. L’occasione quindi di far chiarezza delle tante bugie e falsità riportate dal Sindaco Allevi non è certo per difendere il mio operato e quello della Giunta di cui facevo parte, ma per cercare di salvaguardare il grande lavoro di partecipazione e coesione di migliaia di cittadini che hanno presentato progetti nel bilancio partecipativo e sostenuto per ben cinque anni con la loro presenza e il loro impegno le Consulte di quartiere per la città di Monza.
Bilancio Partecipativo: previsto con una prima edizione nel 2014 è stato finanziato per 800.000 euro in tre esercizi di bilancio (2014-2015-2016) in tranche diverse. Sono stati finanziati tutti i 43 progetti approvati con tutte le risorse previste: ultimo in ordine di tempo il Centro Civico Triante appena inaugurato dal Sindaco Allevi, progetto voluto dai cittadini di quel quartiere e finanziato con il Bilancio Partecipativo. Chi conosce quindi un minimo il funzionamento dei bilanci pubblici, ma il Sindaco pare o finge di non averlo ancora compreso, sa che i progetti, soprattutto quelli relativi agli investimenti, si finanziano man mano che si realizzano opportunità di entrata o con i cosiddetti “avanzi di amministrazione” o quando sono pronti i progetti tecnici da parte dei funzionari comunali e secondo i tempi del codice degli appalti pubblici. Ebbene il disegno era il medesimo anche per il Bilancio Partecipativo 2017, i cui progetti sono stati finanziati nel 2017 e devono poi essere finanziati nella loro completezza nei bilanci successivi (2018-2019). Del resto non si comprende come, se avessimo vinto le elezioni, avremmo potuto evitare di finanziare progetti in cui crediamo tutt’ora con uno strumento, il Bilancio Partecipativo, che avevamo messo in cima alle priorità del nostro programma elettorale. Abbiamo presentato un emendamento nell’ultima variazione di Bilancio 2017 in questa direzione, ma il Sindaco Allevi e la sua Giunta hanno preferito dare priorità alla ristrutturazione degli uffici del Palazzo Comunale. E’ priva infine di fondamento contabile e amministrativo l’affermazione fatta artatamente dal Sindaco sulla possibile privazione degli stipendi ai dipendenti comunali: anche un amministratore alle prime armi sa che sono spese incomprimibili e quindi inemendabili! L’emendamento in questione faceva parte di un intervento di spesa più ampio e articolato che comprendeva numerosi uffici che potevano spostare al 2018 le loro spese in virtù dei progetti approvati dai cittadini!
Consulte di quartiere: sono un’occasione straordinaria di partecipazione a titolo gratuito di centinaia di Associazioni, Oratori, Scuole, Comitati e cittadini. L’affiancamento di Facilitatori professionisti è stato voluto per dare progettualità, tempo dedicato, dignità e corpo al lavoro svolto nei quartieri. Non sono mai stati spesi 200 mila euro per i Facilitatori: nel 2013, 2014 e nel 2015 ci siamo avvalsi di solo personale comunale. La cura e l’attenzione alla città di Monza ci ha fatto scegliere personale dedicato anche ai quartieri e non solo alle Consulte avvalendoci dell’ottima professionalità di figure esterne da affiancare al nostro valido personale comunale dato il blocco assunzionale nei Comuni del biennio 2015/2016. Si vuole scegliere una strada alternativa, economica e di qualità? Saremo i primi a sostenerla purchè non venga svilito e progressivamente accantonato quanto costruito nei quartieri con i cittadini monzesi. Il risultato di quattro edizioni delle feste di quartiere volute e realizzate dalle Consulte e interamente finanziate dal 2013 al 2017 dall’Amministrazione Comunale ne sono una forte e importante testimonianza.
Centri Civici: sono 10 in città e ognuno con vocazione diversa. Non sono affatto troppi per la città di Monza come dichiarato dal Sindaco Allevi in Consiglio Comunale: sono centri di partecipazione e servizio decentrato ai cittadini, con più di 300 corsi civici attivi, possibilità di inserimento lavorativo, luoghi di riferimento e aggregazione per famiglie, bambini, giovani e anziani. Devono essere valorizzati, mantenuti e sostenuti perché sono presidio e riferimento dei nostri quartieri.
L’auspicio quindi è che ora si cominci a lavorare per il bene della città preservando il patrimonio di occasioni e opportunità creato in questi ultimi 5 anni, magari con le proprie idee e proposte.
Nessun monzese è stato ingannato e l’eredità con il lungo elenco delle strutture, degli investimenti, tra cui i centri civici, oltre alle risorse presenti nei quartieri ne sono la tangibile ed evidente testimonianza.
Spero infine che questi tristi episodi possano rafforzare e non limitare la Vostra adesione a un percorso volto unicamente all’amore che tutti abbiamo per la città di Monza e per i quartieri in cui viviamo.
Resto a disposizione per qualsiasi contatto o chiarimento in merito
Egidio Longoni – Consigliere Comunale PD
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