Qual è la presenza dell'amministrazione monzese nel Consiglio Territoriale per l'Immigrazione? In città se lo chiede, per esempio, la consigliera democratica Cherubina Bertola, che attraverso una interrogazione ha avanzato la questione in consiglio comunale. “Il Consiglio Territoriale per l'Immigrazione – scrive Bertola – si è insediato presso la Prefettura a Monza da ormai 6 anni. È l'organo istituzionalmente preposto a favorire il confronto, la gestione delle informazioni, gli interventi e le problematiche relative ai fenomeni migratori che nella nostra Provincia hanno luogo”.
Bertola chiede ad Allevi “se l'Amministrazione abbia provveduto, e con quali atti formali, ad indicare il proprio rappresentante in seno al Consiglio Territoriale per l'Immigrazione, decaduto in seguito alle elezioni del 25 giugno ultimo scorso. Quale sia il nominativo del membro effettivo e del membro supplente per il Comune di Monza. Quante volte detto organismo sia stato convocato e quale presenza sia stata garantita dal Comune di Monza, che ha sempre partecipato al Consiglio a nome dell'Ambito Territoriale di Monza, Brugherio e Villasanta e si è pertanto fatto carico di aggiornare puntualmente i rappresentanti degli altri due Comuni sullo svolgimento dei lavori e, infine, quali istanze e proposte siano state espresse dall'Amministrazione monzese durante i lavori del Consiglio”.
Il Consiglio Territoriale per l'Immigrazione definisce le Politiche Migratorie del territorio in maniera congiunta tra rappresentanti del Governo (Prefetto), dei Comuni (rappresentati dagli organismi Provinciali e dei Presidenti delle Assemblee dei Sindaci di tutti gli Ambiti Territoriali), della Regione Lombardia, delle Forze dell'Ordine, del mondo scolastico, del mondo produttivo industriale, commerciale ed artigianale, delle forze sociali e delle organizzazioni sindacali, del Terzo Settore cooperativo, dell'associazionismo e del volontariato. La finalità ultima di Codesto organismo istituzionale è quella di sviluppare integrazione sociale e coesione per tutti i cittadini, garantendo sicurezza e serenità a tutte le comunità territoriali ed evitando l'insorgenza di fenomeni criminosi da una parte e comportamenti di razzismo ed intolleranza dall'altra. L'Amministrazione precedente ha sempre partecipato in maniera attiva ai lavori del Consiglio Territoriale, portando contributi utili alle attività a favore della cittadinanza monzese e dei nuovi cittadini.
SPRAR - Inoltre, come recita una seconda interrogazione di Bertola, “il comune di Monza avendo aderito nel 2016 al SISTEMA di PROTEZIONE per RICHIEDENTI ASILO e RIFUGIATI (SPRAR) con una propria proposta progettuale, ammessa e finanziata, ha avviato, nella scorsa estate, la nuova formulazione dello SPRAR Adulti per un totale di 36 posti. Trattandosi di un'attività la cui titolarità, controllo e rendicontazione stanno completamente in capo all'Amministrazione Comunale, ed avendo contezza che la selezione dei gestori, la sottoscrizione degli accordi economico-operativi con gli stessi e la regia dell'attività nel suo complesso dovrebbero ormai aver preso corpo, con la presente si chiede al signor Sindaco di conoscere: quali sono i gestori che a nome e per conto del Comune di Monza stanno attivando l’accoglienza ed i servizi ad essa connessi compresi nel capitolato previsto; per quanti richiedenti protezione internazionale e/o rifugiati siano già stati attivati i percorsi di accoglienza e protezione; in quali luoghi della città gli stessi siano ospitati ed in quale numero per ogni insediamento; se il Comune ha già ricevuto una parte dei finanziamenti previsti per lo SPRAR e a quanto ammontano a tutt’oggi; in che modo e con quali atti si pensa di far valere presso la Prefettura la clausola di salvaguardia prevista dal Protocollo Anci/Governo, in base al quale i Comuni gestori di SPRAR non devono veder superate le presenze di richiedenti protezione internazionale oltre la soglia del 3 per mille”.
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