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ConfalonieriIncontriamo Paolo Confalonieri, assessore alla Mobilità e alla Sicurezza, con deleghe al traffico, ai parcheggi, al piano del traffico e alla rete dei trasporti, alla polizia locale, alla protezione civile e alle guardie ecologiche, venerdì, nel tardo pomeriggio. Gentile come sempre, come sempre sorridente, preciso, determinato anche se “un po’ troppo pragmatico”, come si definisce lui stesso, l’assessore fa il punto sull’operato che ha svolto in questi primi due anni di amministrazione. 



Assessore, qual è, ad ora, la soddisfazione maggiore?
Veder “crescere” viale Lombardia è davvero una grandissima soddisfazione per me. Mi piacerebbe che il paradigma utilizzato, che ha visto la stretta collaborazione di tanti enti diversi, venisse riproposto anche in altre circostanze, in occasione di nuove grandi opere. Certo, tenere insieme le fila di tutto non è stato per nulla facile: ci sono state tante aspettative, a cui abbiamo cercato di dar realizzazione, e altrettanti vincoli economici e di contratto da rispettare. Ad ora l’apprezzamento c’è, è tangibile: è molto importante, questo, non solo per me, ma per tutti noi che tanto abbiamo lavorato a lungo alla realizzazione del progetto.

Il numero limitato di svolte a sinistra, per chi proviene da Milano, è però fonte di recriminazioni.
Tengo a precisare che alcune decisioni relative alla viabilità devono ancora essere stabilite in maniera definitiva. Quello delle svolte a sinistra, però, è un problema che deve essere valutato in un contesto più ampio. Perché le svolte a sinistra sono pericolose, generano molti incidenti: preferisco avere una svolta in meno e sicurezza in più per gli automobilisti.

I semafori intelligenti hanno reso il tratto di statale percorribile in tempi brevi, finalmente.
Esatto. Sono stati necessari dei periodi di studio e di prova, ma devo dire che ora siamo riusciti ad ottenere tempi di percorrimento davvero rapidi. Studi molto simili sono stati compiuti per migliorare la viabilità di largo Mazzini, nodo davvero cruciale per il traffico cittadino. Ma il progetto su cui stiamo lavorando è davvero buono: il tempo medio di attraversamento sarà diminuito del 20%. Certo, non possiedo né la bacchetta magica, né la sfera di cristallo, ma sono convinto che la situazione, finalmente, migliorerà.

Altri progetti su cui state lavorando?
Stiamo lavorando sulla stazione ferroviaria di Monza Est. Con RFI stiamo predisponendo una bozza della convenzione: la firma arriverà in un paio di mesi, la realizzazione è prevista per il 2016. In autunno, poi, sarà attivata la zona ZTL nel centro storico. E non si tratta, vorrei precisare, di un servizio realizzato ad hoc per far piovere multe su multe, ma di un servizio che vuole regolare l’accesso nel centro storico, affinché davvero abbia finalmente una vocazione pedonale e commerciale. Non è nulla di strano: controlli del genere sono già attivi da diverso tempo in molte città, noi su questo arriviamo in ritardo. 


A proposito di telecamere: cosa dire invece sul servizio di videosorveglianza?
Il servizio è stato molto potenziato. Abbiamo speso circa 700mila euro per renderlo il più funzionale possibile e viene utilizzato anche dalla polizia e dai carabinieri. La sicurezza è un valore istituzionale, non politico. Il comune e le forze di polizia devono collaborare per presidiare la sicurezza urbana, per far vivere i cittadini in modo civile e ordinato. Abbiamo poi la fortuna di avere qui la Prefettura, che ha una funzione di raccordo tra tutti i modelli di sicurezza attivi. 


Problemi di sicurezza e degrado affliggono due zone centrali della città: piazza Cambiaghi e la stazione di via Arosio.
Ci stiamo dotando di strumenti ad hoc per combattere al meglio queste situazioni. Con ogni probabilità predisporremo delle ordinanze limitate nel tempo e finalizzate allo scopo. In piazza Cambiaghi sostano cricche di disoccupati o senza fissa dimora durante le ore del giorno, di notte il fenomeno si attenua, ma comunque è da combattere. I problemi maggiori li abbiamo nei giardini della stazione, anche lì dobbiamo trovare per forza una soluzione. Sempre a proposito della sicurezza, è una novità anche l’utilizzo di cani antidroga.

Qual è invece la situazione del trasporto pubblico?
Finalmente il 23 giugno è stata pronunciata la sentenza definitiva a proposito della vertenza che, sulla questione del trasporto pubblico locale, ci aveva contrapposti alla provincia di Monza e Brianza. Il consiglio di stato ha dato ragione all’amministrazione comunale. Ora dovremo trovare un nuovo accordo per garantire al meglio le funzionalità del tpl. Sicuramente in questi mesi abbiamo riscontrato tre criticità che vogliamo risolvere. Numero 1: la 203 ad ora fa capolinea in via Turati, ma dovrà arrivare oltre largo Mazzini. Due: la 204 dovrà tornare al suo vecchio percorso, così come, terzo e ultimo punto, la 206, con il capolinea in via Luca della Robbia.

Tra le sue deleghe ci sono anche quelle relative alla Protezione Civile e a alle Gev.
Esatto. Si tratta di organismi importantissimi, a cui abbiamo ridato vita e lustro. Ora la Protezione Civile conta più di cento volontari, e presto le Gev passeranno da 24 a 48. L’importanza del lavoro che svolgono è fondamentale: proprio pochi giorni fa li ho ringraziati per aver lavorato così bene in occasione dell’esondazione del Lambro e dello spettacolo pirotecnico, fatti entrambi avvenuti lo scorso mercoledì 25 giugno. Mi sento invece di lanciare un appello: cerchiamo, a partire dal prossimo settembre, nuovi volontari che vogliano diventare Nonni Civici.

Qualcosa di negativo, però, in questa intervista lo dovremo pur scrivere. Su quale versante non ha ancora dato il massimo?
Abbiamo fatto poco per la ciclabilità. Tanti progetti, ma ancora poche realizzazioni concrete. Il uso la bicicletta nell’80% dei miei spostamenti, conosco bene i problemi che i ciclisti devono affrontare, ma mi rendo altrettanto bene conto di quanto la mobilità sia sempre più integrata. Macchine, moto e motorini, ciclisti e pedoni devono imparare a rispettarsi gli uni con gli altri e, soprattutto, a rispettare la legge della strada. Cercheremo di colmare anche questa lacuna.

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