1° PARTE : FASE PRELIMINARE
Chi aspettava che la seduta si concludesse con il botto, il voto della delibera che spedisce in soffitta la Variante al PGT, sarà rimasto certamente deluso. Seduta chiusa alle 22.30 e voto rimandato al prossimo consiglio. Ma iniziamo con ordine.
Alle 18.30 tutti in aula...assente Mandelli.
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Il consigliere Piffer chiede la parola per fare una raccomandazione e un’interrogazione. Presenta il progetto “Open municipio” e si augura che Monza possa farci un pensiero adottando questa iniziativa. Si tratta di una piattaforma online che vuole valorizzare l’attività politica e diffondere la conoscenza, condividendo le esperienze (costo previsto 12.000 anno). Poi presenta un’interrogazione e chiede alla Giunta se ha pensato a come supplire alla carenza del difensore civico e se ha previsto soluzione alternativa, che possa garantire agli utenti una continuità del servizio offerto.
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Il consigliere Maffè ricorda che all’Oasi San Gerardo è in corso un momento di solidarietà rivolto alle persone colpite dal terremoto in Emilia e Bassa Padana e chiede al Sindaco di rendere nota al Consiglio l’attività di solidarietà in cui è impegnata Monza, in aiuto al comune di San Giovanni del Dosso.
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I consiglieri di centrodestra si lamentano perché un’ora di fase preliminare, a loro parere, risulta troppo breve….e per avvalorare questa tesi agli occhi di tutti la Consigliera Sassoli "non perde tempo", chiede la parola e monopolizza il microfono per più di 40 minuti! Gli antichi aedi, a confronto con questa giovane consigliera del centrodestra, erano dei dilettanti….e gli antichi sofisti dei tipi laconici e taciturni. La Sassoli si stupisce che in Giunta non ci sia nemmeno una delega per il PTO (Piano Territoriale Orari). Trova indecente questa assenza e rincara la dose dicendo che l’Amministrazione Mariani ha dato vita alla fase sperimentale della “giornata del cittadino”, una realtà che spera venga implementata assieme ai servizi on-line (CRS).
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Il consigliere Monteri chiede se al Sindaco e alla Giunta sia arrivato il comunicato di Monza in bici stilato all’indomani del terribile incidente costato la vita ad un anziano concittadino.
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Il consigliere Pilotto presenta un’interpellanza agli Assessori Marrazzo e Longoni circa i lavori relativi al sottopasso di via Bergamo. Chiede che l’opera sia svolta nel più breve tempo possibile, operando in modo trasparente sulle tempistiche e sulle modalità.
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Il consigliere Adamo chiede che la seduta consiliare in programma per giovedì 28 giugno venga spostata per consentire a tutti di vedere la partita di calcio dell’Italia. (Chissà se i cittadini avranno apprezzato. Si rimanda la votazione che spedirà in soffitta il PGT perché “il pallone” viene prima di tutto. Sensibilità sportiva, quella del consigliere Adamo…o un ennesimo entativo di rimandare il più possibile la votazione?). La decisione verrà presa dai capigruppo al termine del Consiglio.
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Il consigliere Riga propone che la proposta di Adamo venga tramutata in mozione, dando la possibilità al consiglio di partecipare e decidere se riunirsi in consiglio o rimanere a casa davanti alla TV. (Il consigliere Riga è poco hegeliano, propone solo tesi ed antitesi...tertium non datur). Termina ricordando di essere un ciclista ( evidentemente lo è diventato con la Giunta Scanagatti … con la Mariani, forse, utilizzava solo elicotteri) e chiede che venga istituito, per la sicurezza stradale, un codice di comportamento per i ciclisti. Un codice “deontologico” che spieghi come comportarsi quando si va in bicicletta. Ed anche un sistema di targhe, per le due ruote, che possano ricondurre al proprietario del veicolo.
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La consigliera Artesani chiede che i mezzi pesanti siano obbligati ad avere dei sensori laterali e posteriori, che possano avvertire i conducenti della presenza di ciclisti e motociclisti affiancati.
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Il consigliere Mariani ritira un’interpellanza preparata su un foglio "non idoneo" e accetta di riscriverla anche se, ricorda, che nella “passata Amministrazione arrivavano interpellanze sulla carta igienica”. Conclude chiedendo notizie sui lavori del nuovo canile.
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Il Sindaco Scanagatti relaziona sul tour svolto da una rappresentanza del Comune nei luoghi terremotati. A San Giovanni del Dosso Monza darà una mano per realizzare una tensostruttura, per fornire assistenza e supporto psicologico agli anziani che vivono in case coloniche lesionate dal sisma, e per dotare il Comune di un piano di sicurezza.
Questa è soltanto la sintesi della FASE PRELIMINARE.
Ai consiglieri di Centro-destra dico ”se un’ora vi sembra poca…provate voi ad appuntarvi tutti gli interventi. Così vi passa la voglia di allungarla!”
2° PARTE: IL CONSIGLIO ENTRA NEL VIVO
Il consigliere Pascariello ricorda che questa Maggioranza ha avuto il mandato dai cittadini di revocare questa Variante. Affonda sottolineando che la passata Amministrazione ha predisposto la Variante sperperando molti fondi e monopolizzando –per anni- il consiglio, portando avanti "un’ opera lontana dai cittadini e dai loro bisogni reali."
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Il consigliere Riga ricorda che le aree verdi, tanto difese dal centrosinistra, in realtà non sono aree agricole, ma occupate da “rottamatori che rottamano”. (Renzi, forse, si sarà sentito fischiare le orecchie). Poi rincara la dose ricordando che la Variante è il risultato di un percorso lungo, fatto di
condivisioni e avrebbe preferito se si fossero fatte modifiche per migliorarlo … ma non revocarlo totalmente. In conclusione regala una chicca a tutti i presenti, mettendo a dura prova la logica contemporanea. Candidamente sostiene che la Minoranza in aula è sostenuta da una Maggioranza fuori in città, pronta ad opporsi alla sete di potere del centrosinistra! (Qualcuno ha tentato di spiegare al consigliere che le elezioni di poche settimane fa hanno consegnato un verdetto contrario alle sue parole…ma non è riuscito a convincerlo).
condivisioni e avrebbe preferito se si fossero fatte modifiche per migliorarlo … ma non revocarlo totalmente. In conclusione regala una chicca a tutti i presenti, mettendo a dura prova la logica contemporanea. Candidamente sostiene che la Minoranza in aula è sostenuta da una Maggioranza fuori in città, pronta ad opporsi alla sete di potere del centrosinistra! (Qualcuno ha tentato di spiegare al consigliere che le elezioni di poche settimane fa hanno consegnato un verdetto contrario alle sue parole…ma non è riuscito a convincerlo).
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Il consigliere Gerosa, con la freschezza dei suoi vent’anni, affermaa che a Monza bisogna realizzare politiche che aiutino a "riempire i numerosi appartamenti già esistenti ed attualmente vuoti", senza costruirne ex novo. Conclude con una difesa delle aree verdi, il cui valore immenso non risulta monetizzabile….ma è un patrimonio prezioso che va lasciato in eredità alle generazioni future.
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Il consigliere Sala si prenota. Prende la parola ed in aula non vola più nemmeno una mosca. Tutti ascoltano il capogruppo del PD, tutti pendono dalle sue labbra: chi lo ammira e anche chi lo teme. “Romeo ha detto che l’amministrazione e la coalizione si trovano a dover pagare pegno, ma noi non abbiamo pegni ma impegni da mantenere, costruiti in più di 2 anni di tempo con i cittadini!Perciò
non avremmo potuto riaggiustare questa variante, senza revocarla”. Con questa Variante ambiente traffico e viabilità, puntualizza il capogruppo, sono tre elementi destinati a peggiorare di gran
lunga, rendendo la Città invivibile. Schematicamente, senza giri di parole, senza impiegare più tempo del necessario dichiara che il gruppo consiliare del Partito Democratico ha fatto il possibile per non condannare Monza ad una colata di cemento, per garantire alla capoluogo della Brianza un futuro con meno criticità e più certezze. Al termine dell’intervento in aula si odono gli applausi composti del pubblico, i complimenti di ammirazione dei consiglieri di maggioranza e nemmeno una parola dall’opposizione.
non avremmo potuto riaggiustare questa variante, senza revocarla”. Con questa Variante ambiente traffico e viabilità, puntualizza il capogruppo, sono tre elementi destinati a peggiorare di gran
lunga, rendendo la Città invivibile. Schematicamente, senza giri di parole, senza impiegare più tempo del necessario dichiara che il gruppo consiliare del Partito Democratico ha fatto il possibile per non condannare Monza ad una colata di cemento, per garantire alla capoluogo della Brianza un futuro con meno criticità e più certezze. Al termine dell’intervento in aula si odono gli applausi composti del pubblico, i complimenti di ammirazione dei consiglieri di maggioranza e nemmeno una parola dall’opposizione.
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I consiglieri Romeo, Riga, Sassoli, Mariani che fino a poco tempo prima, baldanzosi e spocchiosi, rovesciavano frasi al vetriolo non hanno più il coraggio di intervenire, di aggiungere nulla. Marco Sala termina il suo intervento con la scioltezza e la semplicità che lo contraddistinguono. In un quarto d‘ora ha offerto un intervento da antologia, una lezione di politica sana e convincente, per tutti!
Le 22.30 sono ancora lontane e per non correre il rischio di andare al voto la consigliera Sassoli prende la parola, ma le sue frasi hanno soltanto il sapore della demagogia, dell’arringa priva di senso e ricca solo di astio e livore. La seduta termina, la votazione è rimandata al prossimo consiglio…ma ora tutti hanno capito che, se da una parte questo centrodestra vuole proporre soltanto un ostruzionismo sterile… dall’altra la Maggioranza ha i numeri e lo spessore per riportare Monza sulla retta via!
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