Tantissime persone – oltre diecimila – e un unico coro: no a fascismo, intolleranza, xenofobia. La manifestazione di Como è stata la migliore risposta al blitz squadrista che ha dovuto subire l'associazione Como senza Frontiere e che ha portato alla reazione compatta e convinta del popolo della solidarietà e dell'antifascismo. Giorgio Gori, candidato alla presidenza di Regione Lombardia ha scritto. “Il fascismo che si riaffaccia confida nella sottovalutazione, nell’ignoranza, nell’accettazione della violenza verbale (talvolta anche di quella fisica) e dell’intolleranza. È quello il suo terreno di coltura. Opporvisi è necessario, testimoniare la storia lo è. Così come denunciare ogni pratica di intolleranza e di discriminazione, che fascista in senso letterale magari non è, ma che guarda al fascismo con indulgenza, con ambiguità, minimizzando e banalizzando, usandone spesso le stesse parole. Gli esempi vicino a noi (anche sui social) purtroppo non mancano”.