Avrebbe dovuto essere accompagnato nella presentazione dal prof. Settis, direttore della Scuola Normale di Pisa (del quale sono note le battaglie per la salvaguardia artistica e culturale del nostro territorio, e, recentemente, le clamorose dimissioni dal Consiglio Superiore del Ministero della Cultura in polemica con il ministro Bondi), che però, a causa di sopravvenuti prioritari impegni, ha dato forfait. In sua assenza Toscani ha letto alcuni brani di scritti recenti di Settis, nei quali il Professore mette in guardia l'opinione pubblica dall'avanzante degenerazione del paesaggio italiano e sotto accusa il mondo politico per l'indifferenza (se va bene) mostrata su questi temi.
Sotto il "patrocinio" di FAI, Italia Nostra (rappresentata da Maurizio Oliva) e Legambiente (Giorgio Mojoli), nella sala attigua al teatrino della Villa Reale ed alla presenza di un nutrito pubblico, con molti ascoltatori in piedi, Toscani ha presentato il suo progetto, alla sua maniera, con un discorso nel quale non sono mancate le provocazioni.
Si è chiesto innanzitutto come mai il Paese di Brunelleschi, Alberti, Bramante, Michelangelo etc etc ha raggiunto un tale stato di degrado, quello che si vede nelle periferie (ma non solo) delle città italiane piccole e grandi? Perché non siamo più un paese creativo? La risposta è stata che decenni di educazione alla mediocrità (e qui il grande imputato è la TV, ma anche, ahimè, la nostra scuola) hanno portato a questo stato di cose. I cittadini dovrebbero reagire, ma purtroppo la mediocrità diffusa fa assopire le coscienze. Eppure si dovrebbe pensare, se non a noi, a quelli che verranno nei prossimi decenni. Quindi bisogna sensibilizzare gli italiani sul brutto che li circonda. Da qui l'idea di armarsi e far armare più gente possibile di macchina fotografica per riprendere e mettere in evidenza quanto c'è di brutto e pacchiano in circolazione.
Toscani ha già cominciato a far lavorare i suoi giovani collaboratori ed a costituire un prototipo di documentazione. Ha fatto proiettare un video dove, nelle immagini che scorrevano, si vedevano alcuni dei casi più eclatanti di "eco mostruosità": i palazzoni di Punta Perotti, i maxialberghi della Costiera amalfitana etc, tutti per fortuna demoliti esemplarmente. Ha quindi invitato tutti i presenti a seguire il suo esempio ed a documentare i guasti del proprio territorio. Ciò ha dato spunto, nelle domande del pubblico, ad affrontare i casi "locali", in primis l'ecomostro di Via Lario e il destino grigio che si prospetta per la Villa Reale. Si è avuto così un vivace scambio di battute, con Toscani che ha invitato in sostanza i monzesi a darsi da fare perché il territorio è nelle loro mani.
Nelle conclusioni infine, si è affermato che Telecom sarà probabilmente lo sponsor del progetto, che sarà operativo per i cittadini a partire dal 11 ottobre prossimo, attraverso il collegamento al sito www.nuovopaesaggioitaliano.it.
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