Seguici su: Facebook  Instagram  YouTube

L'altra sera, 22 sett. in una sala affollata al Binario 7, con la conduzione di Sergio Civati, Pippo Civati, consigliere regionale, ha raccontato la sua avventura attraverso l'Italia.

Da nord al sud, a tappe riportate giornalmente in sette articoli sull'Unità, ha visitato luoghi ed incontrato persone, del PD ma non solo, ascoltando, interrogando e... guardando con occhio curioso e spesso critico.
Ne esce una testimonianza di prima mano, su un paese tuttora spaccato in due, e non solo per i simboli proposti dai media: al nord Adro, al sud Pomigliano d'Arco, Termini Imerese, ecc. Vi sono tuttavia problemi comuni. Ad es. il consumo del suolo.

Al nord la Lega parla tanto di sicurezza, ma fa poco, al di là degli slogan.
In altra amministrazione, Reggio Emilia, invece stanno sviluppando iniziative di successo nel campo dell'integrazione degli immigrati.
Occorre tener conto non solo delle differenze, ma anche delle uguaglianze.
E rompere lo schema: italiani = benestanti e vecchi; stranieri = poveri e giovani.

Alcuni episodi dicono poi come, a distanza di 150 anni, l'unità d'Italia faccia ancora fatica a consolidarsi: a Marsala non c'è ancora un monumento che ricordi lo sbarco dei Mille. A Teano non è chiaro quale sia il luogo dello storico incontro Garibaldi – Vittorio Emanuele. Curioso poi che le lapidi poste dai garibaldini usino un linguaggio di stile popolare; quelle dei mazziniani abbiamo toni più filosofeggianti.

Al sud non c'è solo la criminalità organizzata, ma anche amministratori coraggiosi che, nonostante le minacce, cercano di contrastarla, come il sindaco e la giunta di Isola di Capo Rizzuto, per non parlare del sindaco Vassallo, recentemente ucciso.
Forse occorre rivisitare i 150 anni di unità, per raccontare una storia diversa.
Alle origini il PD, voleva cambiare l'Italia. Occorre raccogliere le testimonianze migliori, non sottovalutando anche i piccoli passi, ma sempre nella direzione giusta. Purtroppo dagli incontri emergono anche strani comportamenti anche nel Pd, che deve fare i conti con i condizionamenti del luogo.
Emerge poi la sorpresa piacevole di chi si sente visitato da un politico, che li incontra a casa sua, e non arroccandosi nelle sedi romane o di capoluogo. Forse anche così si può riavvicinare la gente alla politica.
Però non basta amministrare bene, occorre anche dare un senso di partecipazione vissuta.
Vedi caso Vendola che non si occupa solo della politica quotidiana, ma sa dare una valenza anche alla cultura, all'arte, alla partecipazione, ecc. Non a caso molti giovani collaborano con lui.

Rienzi, ha ricordato che a Palazzo Vecchio a Firenze c'è una raffigurazione di una tartaruga con una vela. Forse il PD deve trovare la sua vela.

1800 Caratteri rimanenti