Da anni tutti erano consapevoli che l'attuale canile di Via Buonarroti, versava in condizioni penose per gli animali ricoverati e per gli stessi volontari dell'Enpa.Di questo se ne era fatta carico la precedente Giunta, approntando un progetto di allargamento e di miglioramento all'interno della stessa area ex Macello.
L'attuale Giunta ha pensato bene invece di collocare il nuovo canile in una area (agricola) di 12 mila mq in viale dell'Industrie, presentando un progetto in Consiglio Comunale, che prevede di conseguenza una variante al Pgt.
Difficile mettere in discussione la bontà del progetto presentato in aula : un "parco-canile" con tanto di spazi chiusi allargati con strutture in legno, una area verde per la sgambatura e sale operatorie.
Due sono le sostanziale ragioni per le quali, l'insieme della minoranza non ha partecipato al voto e non ha condiviso il progetto.
Una scelta grave e sbagliata dal punto di vista urbanistico: l'esproprio di area agricola appare come una sorta di prova generale per il futuro, iniziata con i cani e poi in futuro (vedi mega variante pgt) per gli umani cittadini della Monza futura.
Una scelta preoccupante dal punto di vista politico ed economico.
Due milioni e 600 mila euro (5 miliardi di vecchie lire), 17 mila euro (35 milioni di vecchie lire) pro capite ad animale ospitato, vi sembrano poche?. Il progetto è stato presentato come una struttura di livello europeo, ma questa mania di "grandeur" da parte di Mariani e soci (stessa scena per lo skate park all'ex macello), non corrisponde alle priorità sociale e culturali dei nostri cittadini e alla carenza economica più volte lamentata dalla stessa Amministrazione..
L' opportunità poi di poter usufruire di un cospicuo lascito da un cittadino di Brugherio e il buon senso, avrebbero permesso di realizzare sì un nuovo canile, come da tutti auspicato ma per una dimensione progettuale ed economica minore ma adeguata anche all'attuale fase di vita sociale ed economica che si sta vivendo.
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