Venerdì 11 sera si è tenuta in una sala gremita al Circolo Cattaneo di Monza il previsto l'incontro organizzato dal Circolo 4 e 5.del PD. Scopo dell'incontro è stato quello di fornire gli elementi per un'analisi critica dello scenario urbanistico che si prospetta nei prossimi anni per la nostra città se la variante urbanistica al PGT verrà adottata senza modifiche sostanziali dalla Giunta Mariani.
Del resto la volontà di modificare il PGT Viganò era già emersa appena insediata la nuova Giunta. Vale la pena ricordare che il PGT adottato dalla precedente giunta ha ricevuto enormi consensi ed è stato premiato a livello Europeo come miglior piano urbanistico.
La serata è iniziata con la relazione di Giorgio Maioli sull'evoluzione storico urbanistica di Monza, dai piani della ricostruzione ai giorni nostri. In particolare si èmesso in luce la debolezza di questa variante che ci riporta al Piano Regolatore "Piccinato" degli anni 60, che prevedeva una città di 200.000 abitanti. Attraverso la visione dei diversi piani regolatori nella storia, è stato quindi possibile percepire come l'antropizzazione del territorio negli anni abbia reso impossibile pensare ad un'ulteriore devastante incremento di volumetrie in aree libere o destinate a servizi per la città.
L'intervento di Alfredo Viganò - ex assessore all'urbanistica con la Giunta Faglia e "padre" del PGT messo in discussione dall'attuale Giunta - ha posto l'attenzione sui fattori che hanno caratterizzato il PGT.
Tale PGT:
- era stato pensato per una città a misura d'uomo, rispettosa dell'ambiente, permeabile, accessibile;
- prevedeva interventi importanti di riconversione delle aree dismesse;
dava la massima importanza ai servizi di coesione sociale, alle infrastrutture, al paesaggio;
coniugava le esigenze di sviluppo alla salvaguardia del territorio.
Un ulteriore contributo alla serata ed al dibattito vè stato dato da Marco Achilli che, in qualità di esperto di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e di responsabile del Forum cittadino ha, tratto gli aspetti più legati al paesaggio, all'ambiente, al consumo di suolo ed alla mancanza assoluta di partecipazione e di coinvogimento dei soggetti principali.
L'intervento ha sottolineato la mancanza di trasparenza della Giunta Mariani nella redazione della variante, ed ha sottolineato l'imporatnza del saper coniugare le esigenze legate all'impresa, all'industria, al lavoro, alla casa, ai trasporti, alla mobilità, con l'ambiente ed il territorio.
L'Intervento finale di Roberto Scanagatti ex Vicesindaco con delega al Bilancio, attuale capogruppo del PD e Membro della commissione Urbanistica, ha affrontato la variante al PGT da un punto di vista politico. Scanagatti ha analizzato i rischi ed i pericoli per la città di una variante che si caratterizza per le sue polarità urbane, e per la scarsa attenzione agli aspetti ambientali e paesaggistici.
Il dibattito si è poi incentrato sulle questioni legate alla circoscrizione 4: facendo emergere una riflessione tesa a rendere visibile le ricadute di questa variante anche per il nostro
Report