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villarealeIl PD ha denunciato oggi pomeriggio, durante una conferenza stampa davanti alla Villa Reale di Monza, lo stato di abbandono del parco e rilanciato i timori che la Villa Reale venga svenduta ai privati, i quali potrebbero gestire per i prossimi anni, al momento senza alcuna garanzia per la proprietà pubblica del complesso monumentale, uno dei patrimoni storico artistici di grande interesse non solo per Monza ma per tutta la Lombardia e per il Paese.

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Schierato con i rappresentanti monzesi, provinciali e regionali, dal segretario lombardo Maurizio Martina, al segretario provinciale Enrico Brambilla, al capogruppo in Provincia di Monza Gigi Ponti, dal segretario cittadino Marco Sala al capogruppo in Comune Roberto Scanagatti, il PD ha presentato un dossier, accompagnando poi i partecipanti in una visita guidata tra le stanze della reggia. Presenti all'incontro con la stampa anche il responsabile Forum Villa e Parco Gimmi Perego, estensore del dossier, e, per marcare stretto il Comune di Milano, che per villa e parco deve ancora 6 milioni di euro al Comune di Monza, è intervenuto anche il vice presidente del Consiglio comunale del capoluogo lombardo, Andrea Fanzago (PD).

Nel dossier si denuncia come stia sfumando la possibilità che la Villa, una volta ristrutturata, possa diventare la prestigiosa sede di Expo ma soprattutto che i fondi assegnati al Consorzio (varato nel 2009) dagli enti che ne fanno parte siano ancora molto lontani dai 106 milioni necessari per gli interventi di recupero: Regione Lombardia ne ha messi 20 mentre il ministero dei Beni culturali solo 1.

"Regione Lombardia fa parte del consorzio, pretenda quindi più impegno da parte del governo che, nonostante gli impegni assunti dal ministro Bondi, per il risanamento ha stanziato sinora solo 1 milione di euro - ha detto Maurizio Martina. Recuperare la villa significa aumentare le opportunità economiche e occupazionali dell'intera Brianza. Che la Villa poi non sia coinvolta su Expo è un'occasione mancata a cui si può però ancora porre rimedio. La Regione non può comunque decidere tutto da sola: servono trasparenza e collaborazione con gli enti che sul territorio se ne occupano".

Sotto accusa nel documento del PD anche il bando di gara gestito da Infrastrutture lombarde e indetto dal Consorzio, di cui è presidente il sindaco di Monza Marco Mariani, bando poco trasparente soprattutto per quel che riguarda il ruolo che avranno i privati, i quali, in cambio di una partecipazione ai lavori di ristrutturazione del corpo centrale di 5 milioni su un totale di 23, potranno gestire la struttura per i prossimi anni. "C'è il rischio – hanno detto Marco Sala e Roberto Scanagatti – che la gestione del monumento venga sottratta al controllo pubblico. E' necessario intervenire anche in corso d'opera per garantire i soggetti pubblici proprietari della Villa"

Quanto ancora al Consorzio Enrico Brambilla e Gigi Ponti hanno chiesto "una maggiore presenza pubblica, a cominciare dalla Provincia di Monza, tuttora assente, fino al coinvolgimento delle fondazioni bancarie e soprattutto dei comuni della Brianza, i primi e i più interessati alla veloce valorizzazione di un bene che può anche attrarre turisti sul nostro territorio con un notevole incremento per le attività economiche".

Quanto allo stato di salute del parco Gimmi Perego ha sottolineato come gran parte delle attività di manutenzione siano bloccate. "Il Comune di Milano, di cui ancora oggi è in dubbio la partecipazione al Consorzio di gestione di Parco e Villa Reale, non autorizza gli interventi e blocca la definizione di nuove concessioni per le opere sistemate. Essendo comproprietario per quasi il 50% dell'area Parco Milano impedisce di fatto qualsiasi intervento. Decida: o dentro, assumendosene anche gli oneri, o fuori, cedendo la sua quota di Parco, come già ha fatto in passato con la Villa Reale".
Incalza la Moratti anche il vicepresidente del Consiglio comunale milanese Andrea Fanzago: "Esprimiamo preoccupazione per l'incertezza che il Sindaco ha mantenuto su questa vicenda, cioè l'adesione al Consorzio. La delibera di adesione giace ancora in Consiglio e non sappiamo quando la Giunta avrà intenzione di portarla in aula o di ritirarla, nel caso in cui non intenda più parteciparvi. Crediamo però importante che il Comune di Milano faccia la sua parte, anche in vista di Expo, perché riteniamo che la sua partecipazione potrà portare un contributo utile e significativo al Parco e alla Villa".

Per la rinascita della Villa e del Parco il PD ha poi rilanciato la proposta di Legge regionale presentata nel 2009 da Giuseppe Civati, che contiene idee e progetti per la valorizzazione e il recupero del complesso monumentale (http://www.pdregionelombardia.it/documenti.asp?ID=31431).

Da denunciare anche la recente costruzione dell'ecomostro a ridosso della villa, ovvero un centro commerciale, che ha compromesso il cannocchiale storico di fronte alla reggia. Nel mirino del PD anche le prime mosse del neonato Consorzio: dall'assegnazione a una società privata di uno studio di fattibilità per un tunnel automobilistico sotto il parco, scavalcando il Consiglio comunale competente per gli interventi urbanistici e viabilistici, alle spese per eventi non legati alla mission dell'ente, come il Forum Unesco del 2009, evento che sarebbe dovuto essere a completo carico di Regione Lombardia, per il quale invece il Consorzio ha a vario titolo staccato assegni per quasi 150 mila euro.

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