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Di fronte alla impietosa verità dei numeri, l'argomento utilizzato dagli Assessori e dai consiglieri di maggioranza è stato uno solo: il Patto di Stabilità. Come se fosse un governo nemico, l'artefice di una legge finanziaria che sta suscitando proteste da parte di tutti gli Enti Llocali.
Ma lo sforzo di giustificare con i vincoli del patto di Stabilità – che pure esistono – il fallimento di tutti gli obiettivi programmatici dichiarati in sede di previsione 2009, non regge.
Occorre fare chiarezza su questo tentativo di mistificare i fatti: il bilancio di previsione è stato costruito sulla base delle indicazioni contenute nel Patto. Non si può dunque invocare ora quei limiti per motivare i risultati disastrosi.
I conti parlano chiaro. A fronte di 100 milioni di Euro di spese per investimenti, sono appena 28 milioni quelli effettivamente impegnati. Come se non bastasse, andando a scorrere l'elenco delle opere, si scopre che nella maggior parte dei casi si tratta di progetti predisposti o addirittura già avviati dalla precedente Amministrazione di Centrosinistra. Qual è l'intervento più significativo che può "vantare" la Giunta Mariani nel 2009?. E' presto detto: l'acquisto per 4,5 milioni di Euro del fabbricato di via Padre Giuliani, già sede dell'INAM. Un immobile vecchio, da utilizzare per nuovi uffici comunali e che richiede ingenti interventi per poter essere ristrutturato e messo a norma. Un immobile oltretutto acquistato contraendo un mutuo bancario. Quindi indebitando il Comune.
All'inizio del suo mandato questo Giunta si era impegnata ad abbattere il debito. Risultato? L'indebitamento procapite è arrivato a 1041 Euro, 50 Euro in più , per ciascun cittadino monzese, in soli due anni!
Ma com'è possibile che la montagna del debito cresca se le opere non sono realizzate? Com'è possibile che questo accada senza utilizzare le risorse economiche che tutti vorrebbero vedere impiegate nei quartieri (dagli interventi viabilistici per dare un minimo di respiro al traffico caotico fino alla manutenzione degli edifici pubblici, in particolare delle nostre scuole)? Purtroppo a questa domanda c'è una sola risposta. E' nella voragine degli sprechi e della spesa incontrollata che finiscono gran parte delle nostre risorse. Si consideri che nel 2007 la spesa corrente era pari a 107 milioni di Euro a cui si devono aggiungere 17 milioni per l'appalto di raccolta e smaltimento dei rifiuti e per la pulizia delle strade. In totale sono 124 milioni di Euro. A partire dal 2008 è stato compiuto un balzo in avanti di 8 milioni di Euro. Oggi la spesa del nostro Comune è assestata, infatti, a 132 milioni di Euro. Ovvio che in una situazione di questo genere si deve fare ricorso a tutti gli espedienti contabili possibili. Innanzitutto utilizzando gli oneri di urbanizzazione fino al limite massimo consentito dalla legge ( 6,6 M di euro) e vendendo le proprietà immobiliari, traendo vantaggio dalle plusvalenze (3,5 Milioni di Euro).
C'è un dato che deve fare riflettere: nel 2009 la spesa corrente è stata finanziata con entrate di carattere eccezionale e non ripetitive per un importo pari a 15,6 milioni di euro. Cui si devono aggiungere 5 milioni di Euro derivanti dall'avanzo degli anni precedenti e altri 2 milioni di Euro come entrata eccezionale che lo Stato ha trasferito a saldo di debiti pregressi per il Tribunale .
Questo significa che nel bilancio del Comune di Monza c'è ormai un fabbisogno annuo superiore a 22 milioni di Euro che non ha una copertura certa.
Viene da chiedersi dunque dove ci porterebbero questi "Amministratori del fare"se non ci fosse il Patto di Stabilità a porre loro dei limiti!
Questa Giunta si vanta di non aver aumentato le tasse. Dimentica di aggiungere che, anche se lo volesse, non lo potrebbe fare. Semplicemente perché sparita l'ICI sulla prima casa, i margini di autonomia impositiva sono praticamente azzerati. Ai Comuni è stata anche sottratta la facoltà di aumentare le addizionali IRPEF (oltretutto la precedente Giunta di centrodestra aveva adottato la misura massima consentita). Violerebbero infine la Legge se volessero aumentare la Tassa rifiuti, perché il livello di recupero è talmente elevato, che anche un leggero ritocco porterebbe a incassare più di quello che costa il servizio.
Alle decine di domande che abbiamo posto, alcuni assessori hanno riposto mentre altri invece hanno preferito glissare e parlare d'altro. Una caratteristica li ha accumunati: l'evidente difficoltà a mantenere fede agli impegni assunti e la consapevolezza che ormai il tempo per recuperare è abbondantemente scaduto.

Fonte: Blog consiglio comunale

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