Dopo la notizia che il Ministero dello Sviluppo economico ha autorizzato - nonostante nel 2008 gli enti locali interessati avessero già espresso parere negativo - la riperimetrazione di una zona interessata dal permesso a perforazioni alla ricerca di petrolio
e la proroga di altri 16 mesi delle operazioni preliminari di studio, nel territorio del Parco regionale naturale di Montevecchia e della Valle del Curone, Carlo Spreafico ha presentato un'interrogazione al presidente Formigoni e alla sua Giunta per sapere cosa intenda fare Regione Lombardia.
In particolare, Spreafico chiede quali sono "le intenzioni della Regione d'innanzi all'autorizzazione governativa", ma anche "quali sono le procedure che intende adottare al fine di tutelare un importante polmone verde della Brianza". Spreafico va oltre e domanda a Formigoni "se non ritiene opportuno piuttosto perseguire una politica energetica innovativa e meno inquinante attraverso investimenti mirati a incentivare una rete distributiva di carburanti alternativi a quelli tradizionali, come Gpl e metano, esclusi sostanzialmente, in provincia di Lecco, dal recente piano approvato in Consiglio regionale". E sulla stessa scorta chiede al presidente e alla sua Giunta "se e come intenda sostenere e sviluppare azioni per realizzare in tempi rapidi un impianto alimentato da biomasse locali, quali gli scarti prodotti dall'umido urbano, dall'agricoltura, dalla pulizia dei boschi e dai liquami zootecnici".
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