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Pedemontana è un’infrastruttura che serve alla Brianza ma che non è possibile che sia pagata quasi per intero dai brianzoli con i pedaggi, con un impatto ambientale che rischia di essere molto alto e con compensazioni sulla viabilità locale e il potenziamento del trasporto pubblico (la cura del ferro) ridotti al lumicino per l’indifferenza (o incapacità?) di Regione Lombardia che non riesce a rispettare impegni sottoscritti a suo tempo.

Questo lo abbiamo detto più di un mese fa e lo ribadiamo oggi, dopo le polemiche tra Pdl e Lega che invece di risolvere i problemi sollevati dal Pd e dai comitati di cittadini continuano a litigare facendo correre il serio rischio alla Brianza e a tutto il Nord di rimanere senza un’opera che serve a cittadini e imprese, pur con tutte le mitigazioni necessarie (e promesse) e le contropartite sulla viabilità locale e sul trasporto pubblico da potenziare, come previsto dagli accordi.

La lite tra Pdl e Lega si fonda su alcune richieste del partito di Bossi sui pedaggi e su quelle di alcuni sindaci che chiedono un rinvio dei lavori sulla tratta B2 (Milano Meda) a dopo l’Expo, per evitare congestioni insostenibili. Sui pedaggi e sul resto è sacrosanto alleviare i costi e i disagi a carico dei brianzoli, che saranno gli unici a pagare un’opera per la quale gli unici fondi a disposizione sono quelli stanziati dal governo Prodi. E’ dovere delle istituzioni trovare però una soluzione equa in questo senso e chi governa soluzioni dovrebbe trovare, non continuare a litigare mettendo a rischio un’opera importante.

Fino ad ora registriamo i pochi risultati portati a casa dalla destra: oltre ai pedaggi c’è infatti la beffa della gratuità per comaschi e varesini del transito sulle future tangenziali di Como e Varese (non avviene neanche sulle tangenziali milanesi), che rientrano nel progetto di nuova autostrada e che quindi saranno anch’esse pagate dai brianzoli con i pedaggi autostradali. Un altro danno per i cittadini e le imprese del nostro territorio, lo avevamo già ricordato, è che nel Consiglio di amministrazione di Pedemontana non c’è nessun rappresentante della Brianza su 7 membri che compongono il board. Eravamo paradossalmente più rappresentati prima, quando la provincia di Monza ancora non c’era.

Per l’opera più importante per il Nord Italia, che si svilupperà per l’80% in Brianza, il governo Berlusconi ha sostanzialmente confermato 1,2 miliardi già appostati dal governo Prodi aggiungendo qualche briciola in più, neanche 200 milioni di euro. L’opera costerà infatti molto di più, complessivamente 5 miliardi di euro: sui pedaggi si profila quindi un salasso per la comunità e le imprese brianzole. Non tutte le prescrizioni accolte dal Cipe, circa 500, sono state inserite nel progetto definitivo che, forse con un po’ troppa fretta, sarà messo a gara tra poche settimane. Fortunatamente qualche clamoroso errore è stato corretto, ma ci sono purtroppo ancora troppe incognite. C’è infine la necessità di approntare un Piano d’area, come chiedono Pd e anche i parchi e le associazioni, per evitare che intorno all’autostrada sorgano capannoni e colate di cemento insostenibili per un territorio già densamente urbanizzato. E su questo non c’è ancora nessuna garanzia, motivo di più per continuare a difendere le buone ragioni del nostro territorio in ogni sede.

 

Gigi Ponti, Capogruppo del Pd in Consiglio provinciale

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