Le elezioni sono sempre un’occasione per bilanci e riflessioni sul senso di quanto fatto a livello politico. È quindi arrivato a proposito il bell'articolo “In nome del popolo europeo” sulla Repubblica del 18 marzo in cui Ezio Mauro ha recensito il libro "Nazione Europa" di Claudio Tito.
Claudio Tito fa risalire alla sfida del Covid-19 almeno due fondamentali cambiamenti di paradigma compiuti dall'Unione Europea:
- il superamento di una pura logica di controllo finanziario degli Stati, con l'elaborazione del Recovery Fund e l’accettazione della creazione di debito condiviso
- la rinuncia degli Stati alla loro sovranità sanitaria per favorire lo sviluppo e l'acquisto dei vaccini contro il Covid
Ma ve lo ricordate il tempo del lockdown? Il suo inizio il 20 febbraio 2020? solo quattro anni fa!
Il clima di paura che si respirava nel paese. Le salme dei morti a Bergamo trasportate dai camion dell'esercito di cui abbiamo visto Il 18 marzo scorso una commemorazione, a mio parere, in tono minore, con la presenza del sindaco Giorgio Gori e del commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni ma senza una presenza significativa del governo italiano! E certo! Perché la gestione di questo momento così epocale per il nostro paese è stata fatta dal governo giallorosso, il cosiddetto Conte II, di cui appunto Giuseppe Conte era il Presidente del Consiglio e il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle i principali partiti a sostegno.
Ma come facciamo a non gridare che siamo stati noi a contribuire ai cambiamenti di paradigma dell'Unione Europea citati prima, senza i quali L'Italia non ce l'avrebbe fatta!
Poi, come è possibile che quell'esperienza così drammatica non abbia cementato la collaborazione tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle?
Per finire, adesso è chiaro perché il governo di destra-centro vuole assolutamente demolire nell'opinione pubblica la portata dello sforzo che il governo giallorosso ha fatto per gestire l'emergenza Covid!
Adesso è chiara la finalità della commissione parlamentare di inchiesta sul Covid-19!
Ma noi spero non ci faremo intimorire e, a dispetto della memoria da pesce rosso che ormai sembra caratterizzare gli Italiani, rivendicheremo con forza il senso e l'importanza di questi ultimi anni.
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