Sentendo le dichiarazioni stampa del dopo voto han vinto tutti: vince la Lega anche se in Veneto prende sberle dalla lista di Zaia, vince il Movimento 5 stelle anche se in caduta libera in termini di consenso, vince Fratelli d’Italia ed è vero, visto che vede aumentare il consenso.
Vinciamo noi: la spallata non c’è stata, manteniamo tre regioni importanti anche se perdiamo le Marche.
Vince anche il Segretario Nicola Zingaretti che è rimasto fermo sulla pozione referendaria, nonostante forti spinte dalla base del Partito Democratico.
Questa è la prima delle due riflessioni che vorrei affrontare: penso che qualche domanda sul perché ci sia un considerevole numero di iscritti e militanti PD che abbiano votato in dissenso rispetto alla linea di Partito sia necessaria e non possa essere ignorata.
Senza polemiche e senza la smania di volere la testa di qualcuno, ma un confronto vero e aperto elemento fondante in un Partito che è democratico.
La seconda riflessione tocca tutti noi che ci occupiamo di politica mettendoci la faccia.
Girando per i seggi domenica, parlando con i nostri rappresentanti di lista e con gli scrutatori, si registra un dato che non è nuovo: c’è un odio serpeggiante e viscerale nei confronti della classe politica e la colpa è nostra.
Nostra, insomma, la colpa è di anni di malapolitica e di politici farabutti che, purtroppo, oltre a fare danni, fanno anche più notizia dei bravi politici.
Allora, cari cittadini, vi prego, non fate di tutta l’erba un fascio, noi vi dimostreremo che siamo meglio rispetto a come la vulgata ci disegna e lo faremo grazie a ottimi dirigenti e amministratori locali, a parlamentari seri, a militanti generosi.
PS Al netto di tutto il Partito Democratico ha dimostrato di essere l’alternativa a populisti e sovranisti, non scordiamocelo.
PPS Ancora una volta la democrazia ha funzionato grazie al lavoro delle donne e degli uomini che hanno gestito i seggi in un momento non semplice: grazie!
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