Un tranquillo lunedì di mancata gestione politica per l’amministrazione monzese. Confusione, grida, intasamento, tensione e code chilometriche davanti alla piattaforma ecologia durante le prime ore di lunedì 18 maggio; i monzesi, all’alba della fase due, hanno manifestato il comprensibile desiderio di buttare un po’ di accumuli di queste settimane di lockdown. Peccato, però, che la piattaforma ecologica fosse chiusa.
Ma come? E tutti i nostri concittadini che si sono recati sul posto, allora? Sono per caso impazziti? Figuriamoci. Molto più semplicemente nei giorni scorsi sono andati sul sito del comune, dove veniva comunicato che la piattaforma sarebbe rimasta chiusa “fino al 17 maggio”. Ergo: il 18 avrebbe riaperto.
Ma niente da fare. Tutto chiuso. E i monzesi in fila hanno cominciato – giustamente – a spazientirsi. È arrivata la Polizia locale, qualche rappresentante della ditta Sangalli e via, le macchine hanno fatto dietrofront. Apriamo domani, forse. Nessuna comunicazione ufficiale.
Insomma, un’altra gestione pessima della collettività da parte della giunta Allevi. Un’altra occasione persa per comunicare – finalmente – qualcosa di utile alla comunità.
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