Recita la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (Convention on the Rigths of the Child - CRC), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176:
Art.3
In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente.
Condividendo sino in fondo quanto sancito dalla Convenzione ONU, rifiutiamo con fermezza e determinazione il fatto che il compito di tutela e protezione dei bambini, affidato alle istituzioni pubbliche, venga messo in discussione, come è, strumentalmente e sistematicamente avvenuto negli ultimi mesi, da qualunque forza politica a fini propagandistici.
Un fatto è riconoscere che possano essere stati messi in atto dei comportamenti scorretti, se non addirittura illegali, da parte di alcuni operatori del settore, che vanno penalmente perseguiti ogni volta che se ne ravvisi la fondata e provata necessità. Altra questione è sostenere che il sistema italiano di tutela e protezione dei bambini, tra i più maturi e responsabili sul piano internazionale, sia illegittimo, incompetente corrotto e irresponsabile, come è stato fatto nel caso dei bambini e delle famiglie che si trovano sotto la giurisdizione del Tribunale per i Minorenni di Bologna.
È stato infatti ufficialmente dimostrato dalla magistratura che il sistema di analisi, approfondimento e valutazione delle situazioni di bambini è sano e corretto nell’espletamento dei propri compiti di protezione e tutela dei bambini a rischio di maltrattamenti, abuso ed abbandono.
Il Comune di Monza sta concedendo spazi pubblici a chi ancora “cavalca” le vicende di bambini e famiglie, al fine di continuare a soffiare su una vicenda che di tutto avrebbe bisogno fuorché di ulteriore ribalta pubblica per i diretti interessati.
Tutto ciò avviene, peraltro, nonostante i pronunciamenti della magistratura e nonostante siano in corso ancora gli approfondimenti su eventuali abusi della professione o illegalità nella realizzazione degli interventi necessari nei casi di rischio per i bambini.
Se l’Amministrazione Comunale ritiene di voler celebrare in tale modo la Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si terrà il 20 novembre, sappia che il Partito Democratico protesta fermamente e dichiara ancora una volta che I BAMBINI NON SI TOCCANO, da parte di nessuno e per nessun motivo.
I bambini e le famiglie fragili vanno accompagnati e supportati per risolvere fatiche e difficoltà nei compiti della crescita, il benessere e i diritti dei bambini vanno tutelati a volte anche dalle loro stesse famiglie quando le stesse mettano in atti comportamenti lesivi del loro bene. Gli strumenti per sostenere e, quando necessario, “sostituire” temporaneamente i compiti familiari, sono applicati sempre nel rispetto del diritto dei bambini e dei loro genitori di mantenere e rafforzare i legami di sangue.
Quando è necessario ricorrere a risposte diverse, lo si fa in un’ottica di protezione del bambino e di salvaguardia dei doveri/diritti della famiglia naturale fino a quando possibile.
Quando si verificano scorrettezze ed inadempienze da parte di operatori, servizi, istituzioni, le stesse vanno perseguite senza se e senza ma.
Perché, se ancora fosse necessario ribadirlo, il Partito Democratico ritiene che i bambini debbano costituire il cuore dell’interesse della comunità cittadina e dello Stato, in quanto soggetti vulnerabili e, come tali, da proteggere SEMPRE e COMUNQUE.
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