Qualcuno ha il borgomastro. Monza il taglianastro. Il sindaco Allevi taglia nastri e sorride ai flash di fotografi e giornalisti, prendendosi meriti non suoi. Già, giovedì scorso è andata in scena una nuova puntata del “sacco della buona politica di Monza”.
Il comunicato stampa diffuso dall'amministrazione e i messaggi social postati dai membri della maggioranza relativi all'inaugurazione delle sei stazioni dedicate alla mobilità dolce, infatti, fanno riferimento al progetto “Mobiscuola”, che ha permesso di aggiungere 6 nuve postazioni di e una quarantina di nuove bici, ma non specificano che il progetto Mobiscuola è frutto del lavoro ella giunta Scanagatti che vi ha partecipato nel 2016, vincendolo nel 2017.
Altra nota di demerito: la scelta di inaugurare presso il centro civico di viale Libertà, avvisato solo 45 minuti prima del taglio del nastro, senza dunque possibilità di presenziare, il tutto a beneficio della ormai solita posa da prima pagina e da social. E, ovviamente, si deve essere perso anche l'invito al vero fautore del bike sharing a Monza, l'ex assessore alla Mobilità Paolo Confalonieri.
Allevi preferisce così.
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