Condividiamo il post di Marco Lamperti sulla situazione sicurezza alla stazione di Monza.
Se nel 2017 da Candidato Sindaco la sicurezza in Stazione era uno scherzetto da niente, nel 2019 da Sindaco diventa un problema complesso di cui l'Amministrazione Comunale è responsabile solo in parte.
Quando governavamo la Città abbiamo più volte spiegato che i problemi legati alla sicurezza in Città erano degni di nota, per quanto non gravi: dovevano essere affrontati con serietà assieme a tutte le istituzioni coinvolte, proprio per la complessità di alcune situazioni che si venivano a creare in alcune zone (quartiere Stazione su tutte).
L'allora Candidato Sindaco Dario Allevi semplificava invece e additava la Giunta Scanagatti come unica responsabile, prometteva soluzioni a 3 mesi (!) dall'insediamento nel qual caso avesse vinto le elezioni.
A due anni da allora la Stazione di Monza è balzata all'onore delle cronache nazionali proprio questa settimana per le violenze subite del biker Brumotti, inviato del TG Satirico di Canale 5 Striscia la Notizia.
Non è stato però un episodio isolato: che il clima tra piazza Castello e Corso Milano sia andato via via aggravandosi è ben noto ai pendolari e alla Polizia Locale, che si è ritrovata a fronteggiare un problema sociale e di sicurezza ben al di là degli strumenti messi a disposizione dall'Amministrazione.
Magicamente però la versione del Sindaco Dario Allevi è cambiata: se da candidato era tutto facile e dipendente solo dalla volontà del Primo Cittadino (perché è risaputo che a Scanagatti piacesse il degrado), ora da Sindaco la questione diventa complessa, necessita di un intervento integrato e di un'assunzione di responsabilità da parte di tutte le istituzioni, perché il Sindaco non può proprio tutto, ma lui farà del suo meglio. Insomma quel che noi dicevamo - a lui - due anni fa, quando ci attaccava completamente a caso.
A differenza però di Allevi, che è un bravo ragazzo cresciuto nel Salottino della Monza Bene, ma con la memoria un po' corta, il sottoscritto non ha intenzione di ingannare i cittadini e additare lui e il Piccolo Salvini come responsabili di ciò che sta accadendo: sono coerente e solidarizzo per la situazione che si è creata e consiglio caldamente a Sindaco e Assessore di provare altre strade rispetto a quelle che hanno voluto intraprendere in questi due anni, perché è evidente che qualcosa non funzioni.
Serve il coinvolgimento di più istituzioni e serve un approccio anche fortemente culturale e sociale. Noi del Partito Democratico siamo qua da ora per dare il nostro contributo.
A differenza del centrodestra a noi non interessano i proclami elettorali per guadagnare qualche voto, accusando l'avversario di colpe non sue, vogliamo solo il benessere della Città. E da subito.
P.S.
Uno "scusate" sarebbe anche gradito, lo vorrebbe l'educazione, ma si sa: la politica di questi anni non vive di galanteria.
Report