Ogni singola persona ha un nome, un cognome, una dignità e una storia. Storie che per chi vive situazioni di disagio, sono spesso problematiche e in ogni caso meritano rispetto. Nell'estate 2014, quando è stato necessario aumentare l'azione di contrasto all'accattonaggio molesto, abbiamo adottato misure in accordo con il Prefetto di Monza e Brianza. Lo abbiamo fatto attraverso un' ordinanza contingibile e urgente, rimasta in vigore fino all'inizio del 2015 e che ha dato buoni risultati.
E' bene però ricordare che quel provvedimento fu accompagnato da un'azione intensa svolta dagli operatori dei Servizi sociali comunali, direttamente impegnati sul campo, per indicare alle persone in condizione di grave marginalità sociale, un percorso per uscire da quella condizione.
Altra differenza fondamentale rispetto a quello che accade oggi è che ciò avvenne senza mai considerare quelle persone come trofei da esporre.
Come pure non furono allentati i presidi da parte della Polizia Locale sui tanti aspetti che garantiscono la sicurezza stradale e che nell'ultimo anno a mezzo sono stati lasciati sguarniti.
La paralisi del traffico è ormai quotidiana, la sosta in doppia fila un malcostume tollerato e il parcheggio selvaggio una prassi diffusa che non risparmia nemmeno le strisce pedonali. Con gravi rischi per l'incolumità soprattutto dei pedoni e dei ciclisti. Forse non sa questa Giunta che garantire la sicurezza stradale è compito solo e soltanto della Polizia Locale? Nell'interesse di tutta la città, è bene che lo impari presto. E se il prezzo sarà un trofeo in meno nella bacheca, stia sereno l'assessore all'Insicurezza perché i cittadini apprezzeranno doppiamente.
Report