Si è svolta lo scorso 8 maggio la quarta Giunta Itinerante dell’Amministrazione Allevi, che come al solito ha fatto gli onori di casa da buon intrattenitore. Ha aperto l’incontro con queste parole “vi dico sinceramente che i tre temi che più di tutti rappresentano le maggiori difficoltà di questi miei primi dieci mesi sono: la difficile situazione economica, la carenza di risorse che non ci permette di fare manutenzioni e altre cose; la burocrazia che non va alla velocità che vorremmo e che rallenta gli interventi che vorremmo fare; e la sicurezza: è un disastro, ci sono problemi che Monza non ha mai avuto prima, devo dirvi però che non è il sindaco il responsabile di garantire la sicurezza, noi possiamo fare solo pressioni sul prefetto ma non è così semplice” .
Sì, probabilmente vi state dando dei pizzicotti per accertarvi di avere letto bene. Anche coloro che erano presenti se li sono dati, per esser sicuri di avere sentito bene. Ma ve lo garantiamo, ha detto davvero queste cose. Ma come? Allevi ha fatto una campagna elettorale tutta incentrata sull’attaccare la Giunta Scanagatti proprio su questi punti... E adesso? Mette le mani avanti, prima ancora che nessuno gli chiedesse alcunché. Una classica “excusatio non petita”, un’autogiustificazione preventiva. Ah sì? Prima era “tutta colpa di Scanagatti”, adesso invece non è responsabilità del sindaco mantenere la sicurezza? Un triplo salto mortale carpiato all’indietro, quello del sindaco Allevi; una marcia indietro a posteriori, forse perché si è accorto (lo sapeva anche prima, ma ci ha giocato) che è facile fare propaganda mentre è ben più difficile amministrare.
A parte questo furbo esordio per ingraziarsi l’audience, la serata ha sviluppato i temi che la Consulta aveva individuato come prioritari e pre-sottoposti alla Giunta in anticipo. Sicuramente l’argomento più atteso e di maggior interesse - sia per il quartiere Libertà che per il quartiere Ardigò-viaLecco, ma anche per tutta la città - è stata la Fermata ferroviaria Monza Est-Parco. L’assessore Arena ha espresso con chiarezza le intenzioni e la volontà politica della Giunta: realizzare il sottopasso ciclopedonale entro il 2021 ma non la Fermata del Milano-Monza-Molteno (il Besanino) che invece era già stata pianificata, finanziata (per un totale di 4 Mil. €) e concordata con i cittadini del quartiere da parte della Giunta Scanagatti. Di tutto il lavoro della Giunta Scanagatti ci sono atti ufficiali dal 2013 ad inizio 2017, con relazioni tecniche, calcoli economici e relativo cronoprogramma. Era tutto pronto per l’assegnazione degli incarichi di progetto, di appalto e di inizio lavori. Eppure la Giunta Allevi ha impiegato ben 8 mesi solo per firmare la Convenzione (che era già pronta) con RFI e ha poi deciso – senza consultazioni – di non realizzare la Fermata del Besanino ma di aspettare e definire con RFI di spostare i binari e i tralicci portanti elettrificati, per fare poi la Fermata del Monza-Carnate-Lecco. Ma non si sa in che tempi e con quali costi: quasi sicuramente si tratta di aspettare anni e di dover cercare parecchi milioni di euro. È quindi risultato chiaro ai presenti l’orientamento politico della Giunta Allevi, nettamente diverso da quello Giunta Scanagatti. Tutto legittimo, opinioni diverse ma che andavano dette esplicitamente ai cittadini. Finora la Giunta Allevi non aveva parlato chiaro, Arena aveva più volte rilasciato dichiarazioni nelle quali aveva cercato di addossare colpe infondate sulla Giunta precedente, dicendo anche che l’ex-assessore Confalonieri “aveva mentito sapendo di mentire” su tempi e costi. Un'accusa grave, quanto infondata. Finalmente durante questa Giunta Itinerante, l’assessore Arena ha detto chiaro le intenzioni politiche della Giunta Allevi: non realizzare la Fermata Monza Est-Parco per il Besanino, ritenendola una cosa inutile in attesa di fare – chissà quando – la fermata del Lecco-Carnate. Tutti hanno potuto sentire con le proprie orecchie, senza ombra di dubbi o di interpretazioni.
È quindi iniziata la fase di domande e risposte dei cittadini con la Giunta. Era presente il nostro segretario di Circolo 1, Giovanni Vergani, residente nel quartiere, il quale si era prenotato per un intervento. Ha quindi avuto modo di sollecitare la Giunta in modo costruttivo, accurato e documentato, facendo presente a Sindaco e Assessore quanto da sempre era stato già valutato, scelto e condiviso con i cittadini da parte dell’allora Assessore Paolo Confalonieri della Giunta Scanagatti in più incontri con la Consulta (senza mai mentire): realizzare prioritariamente la Fermata del Besanino insieme al sottopasso, perché questo offre già ai cittadini la possibilità di utilizzare ben 40 treni, utilizzando il finanziamento già disponibile, di 4 milioni. (2,5 + 1,5). Per rendere meglio l’idea, Vergani ha utilizzato la metafora dell’uovo e della gallina, proponendo alla Giunta di interpellare i cittadini – magari attraverso un Referendum-Sondaggio indetto dalla Consulta – per chiedere: “volete l’uovo oggi cioè la Fermata del Besanino già finanziata e senza grossi lavori strutturali, oppure la gallina domani cioè aspettare chissà quando la Fermata del Carnate-Lecco ? ”. A questo punto, il Sindaco – persona molto scaltra – ha capito, ha recepito la proposta e ha promesso che ci ripenseranno, ritornando probabilmente alla proposta tecnico-economica della Giunta Scanagatti. Vedremo che cosa decideranno concretamente di fare.
Sulle altre tematiche affrontate durante l’incontro (sicurezza nel quartiere, urbanistica e progetti per il futuro, problemi di commercio di vicinato e farmacia, manutenzioni e decoro, progetti del bilancio partecipato, problemi di viabilità, miasmi nell’aria), sono state dette dai vari assessori tante belle parole, in attesa di fatti concreti. Il tempo farà da giudice di quanto è stato detto. I presenti sono andati a casa con l’auspicio di poter raccogliere l’uovo tanto atteso, nei tempi tecnici previsti. La gallina avrà tempo per crescere e, sa mai sarà... fare anche uova d’oro, se le risorse ci saranno.
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