Proseguono i nostri incontri con la giunta Scanagatti. Abbiamo intervistato Paolo Confalonieri, assessore alla Mobilità, Sicurezza e Servizi ambientali.
Circa 5 anni fa iniziava il suo lavoro nell’esecutivo monzese. Cosa ricorda di quei primi giorni? Che situazione ha trovato?
Ho ricoperto il ruolo di assessore dal 2005 al 2007 per poi riprendere nel 2012. Durante il mio primo mandato lavorai per includere Monza in un progetto europeo denominato “Civitas Archimedes” che permise a Monza di recuperare molto terreno su altre città italiane paragonabili alla nostra per quanto concerne la gestione dela mobilità cittadina con strumenti quali semafori intelligenti con conteggio automatico dei veicoli per le arterie più importanti, pannelli di indirizzamento dei parcheggi dinamici e paline informative dei bus con indicazioni in tempo reale. L'obiettivo era diffondere all'interno della struttura le competenze per governare la mobilità con gli strumenti attuali. Per mia e nostra fortuna ho trovato funzionari validi e disponibili che hanno giocato e vinto questa partita. Ecco, questo lavoro è stato il ponte ideale per riprendere il discorso amministrativo.
Quali erano le priorità del suo assessorato allora e quali sono oggi?
La prima priorità era un'opera che Monza attendeva da decenni, ovvero l'apertura del tunnel della 36 e la conseguente sistemazione superficiale in un'ottica di ricucitura urbana. Il comune ha svolto un grande lavoro di concerto insieme ad Anas incaricando, dopo una selezione, lo studio dell'architetto Kipar per il progetto del nuovo viale Lombardia, un boulevard di 2 chilometri con 650 nuovi alberi e ciclabili su entrambi i lati nel rispetto dei vincoli indicati da Anas. Un progetto che in molti oggi ci invidiano e che ha richiesto 2 anni di lavoro intenso. Altro aspetto centrale era l'adeguamento del parcheggio della Villa Reale per la sua riapertura avvenuta nel 2014, anche lì siamo riusciti in tempo record e grazie alla collaborazione con Monza Mobilità, allora Tpm, a consegnare un parcheggio e un accesso alla Villa all'altezza della splendida cornice. Altro lavoro importantissimo è stata la revisione viabilistica di largo Mazzini con un nuovo impianto semaforico costato circa 200 mila euro. A tal proposito ricordo che la giunta precedente voleva realizzare 2 rotonde che sarebbero costate circa 2 milioni di euro e che a nostro avviso non avrebbero risolto alcun problema dato che in quel punto sono cruciali i semafori pedonali oltre ai flussi veicolari e oggi, infatti, vi sono oltre 20 sensori sotto l'asfalto il cui compito è regolare i tempi dei semafori. In quel periodo, dato che detengo anche la delega alla Sicurezza, abbiamo cercato di mettere mano ad alcune situazioni incancrenite nel centro città e che vedevano lo stazionamento di persone senza fissa dimora per buona parte del giorno e della notte, risolte di concerto con i canali di assistenza e attraverso una ordinanza restrittiva che ha dato risultati efficaci. Ricordo che nel 2015 abbiamo riportato il transito dei bus in centro con una nuova corsia preferenziale in via Crispi e chiudendo al traffico la via Mantegazza oltre a sanare altre nodi del trasporto pubblico come per esempio il ripristino del capolinea della z206 nel quartiere Cantalupo e l'allungamento della percorrenza della z203 proveniente da San Donato-Brugherio verso il centro. Sempre nel 2015 è stato sottoscritto un accordo con Regione e Rfi per la nuova fermata ferroviaria Monza Est Parco e con circa 1 anno di ritardo stiamo arrivando anche alla sigla per la realizzazione della prima fase realizzativa e del sottopasso ciclopedonale binari che congiunge via Libertà a via Lecco. Sempre in quell'anno abbiamo completato i nuovi tratti ciclabili lungo viale Villoresi e il nuovo attraversamento pedonale di viale Lombardia. Nel 2016 è stato il turno dell'introduzione di nuove modalità di pagamento della sosta con Easy Park e Telepass Pyng e del controllo del centro storico con telecamere. A fine marzo è stato attivato il bike sharing, che si attendeva da anni e che sta facendo registrare ottimi numeri. Nell'estate del 2016 insieme a Ispra e ad altri partner italiani ci siamo aggiudicati un nuovo progetto europeo, “Life”, per la progettazione di distretti urbani a basso impatto acustico e ambientale a riprova della capacità ormai consolidata di Monza di conseguire finanziamenti di supporto che riguarderà viale Libertà. Sempre in quel periodo in concomitanza dei lavori di rifacimento della massicciata ferroviaria tra Monza e Lissone, che purtroppo hanno causato molti disagi ai residenti, Monza è riuscita a ottenere da Rfi l'anticipazione di un intervento di mitigazione acustica a nord della galleria di Monza così come ha promosso il tavolo di tutti i comuni interessati dalla linea Milano-Chiasso per ottenere dallo Stato la mitigazione acustica sull’intera tratta. Nell'ultimo anno e mezzo, da quando ho avuto la delega all'Ambiente, è in essere la revisione del contratto di igiene urbana con l'impresa Sangalli. Siamo riusciti con Regione Lombardia a ottenere fondi per mettere in sicurezza in Lambro nei tratti più critici e la scorsa settimana AIPO ha consegnato i lavori all’impresa che li eseguirà nei prossimi mesi. Da ultimo e non per importanza ricordo il grandissimo valore del Volontariato Civile: la nostra Protezione Civile è livelli di eccellenza e a oggi sono circa cento i volontari del Gruppo Comunale, cui è stato riconosciuto anche il Giovannino d’Oro per il loro servizio; circa venti i nonni civici che svolgono un lavoro costante e apprezzatissimo presso le scuole e le circa quaranta Guardie Ecologiche Volontarie che svolgono con continuità e professionalità il servizio di vigilanza ambientale in città e nel Parco.
Quali sono i risultati raggiunti che la soddisfano maggiormente? Cosa resterà?
Posso dire che viale Lombardia e largo Mazzini sono due interventi che hanno già cambiato in positivo la storia della città. Ma anche tutti gli interventi sulla ciclabilità mi hanno soddisfatto particolarmente.
Cosa, invece, non è andato come avrebbe voluto? E perché?
Nel 2015 come giunta abbiamo adottato un “biciplan” che avrei voluto vedere più realizzato rispetto a quanto fatto. Così come 3 “zone 30” che per svariati motivi non sono ancora state attuate. Complessivamente avrei voluto che sulle piccole cose la struttura comunale rispondesse con maggiore puntualità ma, purtroppo, scontiamo carenza di organico tecnico e la complessità delle procedure. Speriamo che quanto abbiamo seminato consentirà in futuro di essere più puntuali.
Tre aggettivi per descrivere il lavoro di questo esecutivo.
Efficace, puntuale, attento.
Efficace, puntuale, attento.
Report