Quella che attraversiamo oggi è una fase storica che mette in evidenza uno scenario sociale molto complesso e che propone diversi elementi di riflessione politica presentandoli come caratteristica di un sistema in costante e rapida evoluzione. La condizione di precarietà, che anche nella nostra città attraversa il mondo del lavoro, ha scosso alle fondamenta la complessiva organizzazione sociale, investendo i processi evolutivi della famiglia e della persona e la sfera dei diritti sociali e dei diritti universali di cittadinanza.
In questo quadro di incertezza assume sempre più importanza il tema della casa, fondamentale per un vero processo di inclusione sociale. L'insediamento della giunta Scanagatti segnò un passo importante nella direzione di riconoscere la questione abitativa come un problema di natura sociale, assegnandone di fatto la delega al settore delle Politiche Sociali.
Venerdì 11 novembre si è svolta una conferenza stampa congiunta tra gli assessorati alle Politiche sociali e quello al Patrimonio per fare il punto sull'importante lavoro svolto in sinergia sul tema delle Politiche abitative dove, da un lato si è lavorato per recuperare il deficit relativo agli appartamenti sfitti e dall'altro si è cercato di mettere in campo strumenti per contrastare il disagio abitativo come ad esempio sostenere gli affitti, diminuire i tempi di assegnazione e migliorare la gestione delle domande.
Nel settore della manutenzione, negli ultimi 2 anni, non solo c'è stato il totale recupero degli ultimi 103 appartamenti non assegnabili ma anche l'individuazione di ulteriori 151 appartamenti 47 dei quali già soggetti ad un progetto di recupero grazie ad un bando finanziato da Regione Lombardia.
Soddisfatto l'assessore Marrazzo che ha voluto specificare come non si è trattato solo di interventi di qualità sugli appartamenti ma ci si è mossi con un occhio attento al suo insieme. Sono previsti infatti diversi interventi nelle palazzine comunali di via Mazzuccotelli (tetto e fotovoltaico), via Filzi (sostituzione serramenti interni e esterni) in via Giotto e in via Silva.
L'importo dell'investimento per gli ultimi due anni è stato di 2.750.000 euro con una previsione di spesa per i successivi di 3.000.000 di euro.
Grande soddisfazione anche da parte dell'assessore Bertola che ha sottolinato come questa sinergia con il settore manutenzione, garzie alla maggiore disponibilità di alloggi, ha consentito di rispondere ad un numero maggiore di richieste.
Da parte del suo assessorato è stato mantenuto l'impegno di procedere alla scansione annuale del bando alloggi, che permette di avere agli uffici una lettura più precisa dei bisogni e ai cittadini una situazione più chiara e puntuale della loro posizione di attesa.
Ad oggi le domande di alloggio sono state 592 a fronte di richieste di 700 dello scorso anno, 54 gli alloggi già assegnati e 25 di prossima assegnazione.
Da sottolineare che entro gennaio 2017 verrà pubblicato il bando per l'assegnazione di 22 alloggi ERP frutto della realizzazione del Contratto di Quartiere Cantalupo.
Da parte del settore Politiche sociali sono stati messi in campo diversi strumenti in aiuto alle situazioni di disagio come:
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La possibilità di sottoscrivere di piani di rientro per morosità con accordi calibrati sulle reali possibilità di ciascuna famiglia. La sottoscrizione di piani di rientro da la possibilità di accedere ad un contributo di solidarietà erogato da Regione Lombardia. Risultato 84 adesioni nel 2015 e già 102 nel 2016.
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Bandi per il sostegno della morosità incolpevole sia per case comunali che per appartamenti privati
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recupero di 8 appartamenti per mancanza di requisiti e messi a disposizione in risposta ai nuclei familiari ospitate in emergenza in altre strutture.
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implementazione dellla funzione di Front Office del settore alloggi con una risposta diretta, tra utenti ricevuti e contatti telefonici, pari a 6860 unità.
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partecipazione ad un tavolo Regionale e a un tavolo Anci per la stesura delle linee guida per la prossima riforma delle gestione delle unità abitative.
Il nostro comune è stato segnalato come quello che ha attivato in assoluto la maggiore attività di recupero del patrimonio comunale più significativa della Regione Lombardia.
Una buona politica non deve limitarsi a riqualificare la città ma deve soprattutto puntare a restituirgli i cittadini.
Ridare i cittadini alla città significa soprattutto garantire a tutte le persone, la possibilità di vivere e godere pienamente dei beni e dei servizi creati poiché il riconoscimento alla vita sociale come un diritto per tutti, esalta il significato di appartenenza e di partecipazione attiva e democratica alla vita della comunità.
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