Sono state presentate presso il Comune di Monza le due giornate per la campagna di comunicazione "Io non rischio", organizzata dalla Protezione Civile in accordo con le Regioni e i Comuni interessati. L'iniziativa cui aderisce anche il capoluogo brianzolo si svolgerà nelle giornate del 15 e 16 ottobre, dalle 10.00 alle 19.00, presso piazza Roma - portici dell'Arengario.
La campagna si terrà in 700 piazze italiane, e tratterà di terremoti, maremoti e alluvioni.
Sarà proprio quest'ultimo il tema principale trattato a Monza, dove il Lambro rappresenta un rischio per circa 5000 persone residenti nel territorio, senza contare tutti coloro che si recano qui per motivi di lavoro o studio.
"Una corretta informazione permette ai cittadini di divenire il primo livello di Protezione Civile - ha affermato Mario Stevanin, responsabile della Protezione civile comunale - perché non solo non deve essere soccorso, ma diventa parte attiva per una concreta riduzione del rischio".
Gli stand si divideranno in due sezioni: la prima mostrerà dei reperti storici per raccontare e mostrare le alluvioni che hanno colpito Monza dal 1175 ad oggi, mentre la seconda, più operativa, servirà alla Protezione Civile per mostrare situazioni di pericolo e soluzioni per affrontarle in maniera corretta.
L'assessore alla Sicurezza, Paolo Confalonieri, è intervenuto quindi per ricordare che da fine ottobre inizieranno i lavori per mettere in sicurezza il centro abitato in caso di esondazione del Lambro. "I lavori, che dovrebbero concludersi in circa sei mesi, saranno finanziati da 1 milione di euro che la Regione Lombardia ha stanziato, e che sono stati appaltati da Aipo (autorità di bacino competente). È stato possibile ottenere il finanziamento grazie alla solerzia del Comune di Monza, che si è attivato prontamente con un progetto definito che soddisfacesse i requisiti della Regione".
Si comincerà con il rinforzo del muro spondale presso il Santuario delle Grazie Vecchie, proseguendo con la costruzione di un sovralzo arginale del muro a valle del Ponte di via Cantore. Sono previsti anche interventi in via Filzi, via Annoni, e a monte del Ponte di San Gerardino, nonché la fornitura di uno strumento di rilevamento idrometrico da collocare lungo il corso del fiume.
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