Per gli alunni della scuola Ardigò il caro libri non è più una preoccupazione grazie allo splendido progetto che prevede l’istituzione di uno sportello per i libri scolastici offerti in comodato d’uso. L’esigenza di creare questo sportello, ci spiega il cittadino proponente Massimo Merati, nasce da una logica di riuso. Alcuni libri di testo, terminato l’anno scolastico, sarebbero facilmente riutilizzabili dagli alunni della classe successiva, ma il mercato dei libri usati non è particolarmente efficiente; a ciò va aggiunta una considerazione: le scuole secondarie sono obbligatorie per i nostri figli ma i libri devono essere acquistati dalle famiglie e il loro costo non è indifferente.
Inizialmente il progetto, per come era stato approvato, prevedeva di operare su gran parte delle scuole secondarie cittadine e lo sportello si sarebbe dovuto tenere nel Centro Civico di via Lecco. Tuttavia sono emerse difficoltà tecniche che non rendevano possibile la realizzazione dello sportello in questo modo, con il budget ottenuto di 17500 €.
Oltretutto la regola del Bilancio Partecipativo è di assegnare un budget ad un progetto, e di erogarlo in un'unica soluzione mentre questa iniziativa può avere successo solo se viene iterata per un periodo di tempo superiore alla durata di un ciclo di studi.
Ecco allora che si è scelto di salvare la bella proposta, trasformandola parzialmente. Invece che uno sportello civico per tutte le scuole si è pensato di creare uno sportello interno ad una scuola (Ardigò) e di offrire questo servizio agli studenti per un tempo più prolungato.
Si è dunque costruita una struttura organizzativa interna alla scuola, con l’aiuto e la supervisione del comitato genitori, per la scelta dei libri da dare in comodato d’uso, la modalità di erogazione del servizio e la gestione del budget; un regolamento determina i modi e i tempi per aderire all’iniziativa.
Il risultato è che il servizio di comodato, grazie al quale, per prendere possesso dei libri, si versa una caparra che verrà restituita se a fine anno il testo è rimasto in buone condizioni, è entrato in funzione a settembre con l’inizio dell’anno scolastico e sarà disponibile per i prossimi sei anni ossia due cicli di studi.
Lo stanziamento di 17500 € è stato destinato all’acquisto dei libri maggiormente riutilizzabili (arte, musica, disegno tecnico…) e non interamente utilizzato per consentire la durabilità della proposta.
Lo spirito della proposta è quello di incentivare il riuso, il fatto che vi sia anche un aiuto al reddito delle famiglie è certamente un’esternalità positiva, tipica di queste iniziative, ma non lo scopo ultimo da raggiungere.
Le associazioni e i singoli cittadini che hanno a cuore la promozione dell’economia circolare hanno trovato un valido strumento nel Bilancio Partecipativo, e la città ha accolto con favore le loro iniziative.
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