Sabato scorso al Binario 7, c’era una domanda che aleggiava tra i partecipanti al Seminario “Parco e Villa: una grande sceneggiatura naturale per la cultura”… Sarà possibile in futuro, andare oltre la sterile (seppur necessaria) dualità polemica tra chi ritiene che gli spazi all’aperto del Parco e della Villa non debbano mai essere utilizzati e tra chi ritiene invece che si debbanono utilizzare per qualsiasi tipo di iniziativa a prescindere dalle condizioni ambientali?
Gli interventi delle molte esperienze culturale portate nel Seminario, una risposta l’hanno data: sì è possibile ed anche auspicabile ma ad alcune precise condizioni culturali e ambientali. Quali?
L’introduzione di Sergio Civati a nome del Circolo Tematico “Parco e Villa Reale” del PD di Monza di queste condizioni ne poste alcune: una Governance pubblica da parte del Consorzio, una Direzione artistica per una progettualità e programmazione adeguata alle qualità richieste, un lavoro di rete tra soggetti pubblici e privati, un impatto ambientale sostenibile e una collaborazione con i soggetti gestori che già operano nel Parco: nelle Cascine e nella Ville.
L’apprezzato intervento del nostro Sindaco nonché Presidente del Consorzio Roberto Scanagatti che ha tracciato i quadri di riferimento e i contesti nel quale si colloca questa riflessione.
Scanagatti ha riassunto le principali attività del Consorzio dei 4 anni del suo mandato: Unità tra Parco e Villa, recupero della manutenzione del Parco e della legalità di alcune situazioni abitative, revisione di alcune concessioni. Numerose le iniziative realizzate ed in programma nella Villa e nel Parco, tra le quali la forte collaborazione con il CREDA e con altri enti nel campo educativo. Per il futuro si sta lavorando al progetto di Museo dei Giardini in Villa Mirabello e buone novità potrebbero arrivare anche per il Mirabellino.
Scanagatti ha infine ha ribadito che l’atteso Master Plan per il Parco è la Villa, non potrà che partire che dal Progetto Carbonara e andranno trovate le modalità di consultazione e confronto con la città, ad esempio organizzando degli Stati Generali. Il recente ingresso della Regione Lombardia nella proprietà del Parco, porterà al Consorzio 70 milioni in 10 anni e buona parte di questi fondi dovranno essere utilizzati proprio per il Parco di Monza. Sindaco che ha mostrato ancora una volta serietà e interesse al tema e al lavoro del Circolo rimanendo per quasi tutti i lavori del Seminario.
Al Seminario hanno partecipato e dato il loro contributo, ben 8 tra le più importanti realtà culturali e professionali della nostra città e molte altre erano presenti in sala.
Il comune denominatore delle “buone pratiche” portate nel Seminario sono state:
- una rete di esperienze professionali di grandi qualità, che per alcune, pur avendo riconoscimenti nazionali e internazionali, non è stata ancora riconosciuta a sufficienza dal nostro territorio; così come invece per altre, la presenza nel Parco e in città, è già stata sperimentata con buoni risultati.
- una diversificazione dell’offerta dell’espressione culturale possibile in spazi aperti : dalla musica di Musicamorfosi e di Michele Sangineto, al Teatro di Danza Immobile, alla Poesia di Poesia Presente, alla relazione tra cultura del cibo di Slow Food e l’agricoltura proposta da Vittorio Gatti, al Cinema e Documentario di Spazio Cinema Anteo, all’animazione musicale e teatrale di Erewon2000, alla potenzialità della land art presentata da Annalisa Bemporad.
- una disponibilità dei soggetti presenti a collaborare, sia sul proprio specifico sia riguardo a possibili iniziative interdisciplinari.
Vittorio Gatti del Circolo tematico, ha anche esemplificato con brevi filmati tre esempi (tra i tanti) di possibili “scenari naturali”: nel declivio dietro Cascina S. Fedele, all’interno di Villa Mirabello e nell’area del Roccolo.
Infine il Video presentato da Antonio Cornacchia (Direttore di Vorrei) “Suoni della Murgia” è servito a darci una idea, di come un Festival di livello internazionale possa contenere: espressioni musicali diverse, valorizzazione e compatibilità ambientale, partecipazione sostenibile e successo economico e commerciale.
Giusto qualche giorno dopo il Seminario, l’Assessore Regionale Sala (Lega) ha lanciato una ideona su come spendere i soldi per il Parco: creare un grande Parco dei divertimenti (una sorta di Gardaland)… peccato che questa stessa idea fu il perno di una campagna elettorale di Ilona Staller detta Cicciolina in quel di Monza. Mai sottovalutare le “pazzie” di certi poteri lumbard.
Anche per questo l’impegno del Circolo tematico, sarà ora quello di tradurre questi contributi in proposte all’interno di un contenitore più ampio (linee guida per un futuro Piano per Parco e Villa) che Gimmi Perego (Coordinatore parco e Villa) al termine del Seminario ha annunciato che verrà presentato in tarda primavera al Consorzio e alla città.
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