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dariacolomboSono molto orgogliosa di aver ospitato la mia Amica Daria Colombo a Monza, mercoledì 10 febbraio al Binario 7, per la presentazione del suo secondo libro "Alla nostra età, con la nostra bellezza", che dopo il successo del primo, “Meglio dirselo” con cui aveva vinto il premio Bagutta opera prima, esplora l’universo femminile, le sue problematiche e l’impegno delle donne in politica.

Nel corso di una indimenticabile serata con Daria e con le Amiche Maria Grazia Artesani e Paola Bernasconi, abbiamo parlato di noi e del libro, sullo sfondo del nostro comune impegno in politica; due ore scivolate via in compagnia degli oltre cinquanta convenuti che hanno ascoltato Daria, le nostre domande e le sue risposte, intervenendo con entusiasmo e calore.

La mia Amica Daria è una donna straordinaria: madre di tre figli, sposa felice di un artista bravissimo e famoso (Roberto Vecchioni che gli ha dedicato pubblicamente in tv la vittoria a Sanremo), manager di successo, impegnata in molte iniziative sociali, fondatrice e animatrice del movimento dei Girotondi (che ama ricordare essere nato sul tavolo della sua cucina), è stata tra i fondatori del Partito Democratico ed è ora scrittrice di libri di successo che mettono a nudo le contraddizioni della nostra società.

Di questo suo secondo libro ci hanno colpito come una fucilata le provocatorie considerazioni che alcune protagoniste del romanzo si scambiano al termine della prima Costituente del nuovo Partito: “Bè, per la prima volta l’assemblea era formata per metà di donne, mi sembra che per il nuovo Partito sia un bel biglietto da visita.” “Peccato che si siano dimenticati di farci i cessi: quattro per i maschi, solo uno per noi!” ” E se la prossima volta non ci sarà nessuna di noi a dirglielo rifaranno questa e altre stronzate. E ne faranno anche di molto più gravi!”

Poi, per la delusione di veder applicate ancora una volta nelle decisioni assembleari le vecchie logiche maschiliste dei partiti della prima repubblica, “……ci siamo illuse, ce n’è un sacco di strada da fare, ma non dobbiamo andarcene. Se si crede in un progetto bisogna darsi da fare perché vada bene……”

Come ha scritto l’autrice nelle ultime pagine del libro: “Lo decidiamo noi quando è la fine. Anche senza ombrello per la pioggia, anche senza qualcosa che ci ripari dai morsi del sole, anche se si perde, soprattutto se si perde, non si fugge. Si resta e si lotta.” Ecco, è quello che pensiamo, io e le mie Amiche Paola Bernasconi e Maria Grazia Artesani: “Le cose le cambi se ci resti dentro!”

Noi ci siamo, crediamo nel progetto con la tenacia che è tipica del nostro genere e con tutta la nostra passione; crediamo che le donne debbano avere il giusto peso in politica, nel nostro Partito, nell’amministrare la cosa pubblica, nelle istituzioni e nella società. 

Debora Donvito con Maria Grazia Artesani e Paola Bernasconi

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