Sembrava lontano, lontanissimo. Poi si è avvicinato, è arrivato e ora è già storia. L'Esposizione Universale di Milano occupa le pagine dei giornali locali da almeno un lustro. Monza e la Brianza hanno atteso con impazienza la kermesse, rispolverando l'argenteria buona, una su tutte: Villa Reale tirata a lucido e sede di rappresentanza. E le aspettative, i ritorni, l'economia: il territorio brianzolo sperava nella manna. È arrivata?
No. Perlomeno a sentire Attilio Navarra, presidente Nuova Villa Reale, intercettato dalla stampa monzese: “Expo avrebbe dovuto essere il volano per portare molta più gente verso la Villa e la Brianza. Invece, si è verificato il contrario, le persone hanno preferito Expo a discapito della Reggia“.
Un ragionamento che non fa una piega. Del resto, pare lecito domandarsi se nel semestre di Expo – evento straordinario e unico su scala mondiale – sia una sorpresa che l'utenza privilegi l'Esposizione ad altro...
Eppure i dati della Camera di Commercio Monza – quelli di settembre – parlano di "effetto Expo sulla Brianza" e di presenze alberghiere col segno più. Addirittura 7 strutture su 10 dichiarano di aver registrato un aumento di presenze rispetto allo scorso anno, in media del +30,8%. Gli stranieri (37% del totale) che hanno deciso di fare tappa in Brianza provengono soprattutto da Europa (70,8%) e Giappone (25%). E tra i clienti abituali che hanno soggiornato lo scorso settembre in Brianza il 14,6% ha deciso di recarsi ad Expo, generando un indotto di circa 1,9 milioni di euro.
E soddisfazione anche per “Ville Aperte in Brianza”, evento che nell'anno di Expo si è protratto per 35 giorni e ha portato numeri definiti “da record” con più di 50 mila visitatori, molti dei quali hanno scelto proprio la reggia piermariniana.
"Ognuno sceglie la sua verità", canta qualcuno. E voi, cosa ne pensate? Qual è stato il ritorno di Expo su Monza e la Brianza?
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