Il 23 aprile scorso ha aperto i battenti - nei bellissimi ambientidel secondo piano nobile della Villa Reale di Monza - una prestigiosa mostra dal titolo “Il fascino e il mito dell’Italia dal cinquecento al contemporaneo” una mostra che, con un progetto ambizioso e affascinante, vuole testimoniare come, per almeno tre secoli, dall’inizio del Seicento a tutto l’Ottocento, l’Italia sia stata la meta privilegiata degli aristocratici e degli uomini di cultura di tutta Europa e nel XIX secolo anche dei viaggiatori del Nuovo Mondo.
Il viaggio in Italia – il famoso Grand Tour – costituiva infatti a quei tempi una tappa ineludibile del processo di formazione delle classi dirigenti europee attirate non solo dai monumenti e dalle opere d’arte, ma anche lo splendore del paesaggio e la dolcezza del clima.
La mostra, organizzata sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica – e che durerà fino al 6 settembre 2015 – presenta, tra gli altri, dipinti e sculture di celebri maestri stranieri come Lucas Cranach, di cui è esposto il magnifico olio Eva; Rubens con Ritratto di Giovanna Spinola Pavese; Antoon Van Dyck con un Autoritratto e un bellissimo ritratto femminile; Claude Lorrain, di cui si presenta Porto con Villa Medici; Gerrit Van Honthorst detto Gherardo delle Notti con Giocatori di carte; Valentin de Boulogne con Negazione di Pietro; Ingres, con un olio di soggetto religioso.
Accanto a questi artisti altre straordinarie opere di maestri italiani assunti a modello, Correggio, con la Danae, Tiziano, con il Ritratto di Ippolito de’ Medici; e Antonio Canova, con Corinna.
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