Mercoledì 11 giugno scorso, in Via Arosio, si è tenuta l'Assemblea cittadina del PD di Monza, la prima convocata dopo il risultato elettorale delle Elezioni europee e delle Elezioni amministrative che hanno visto alle urne anche tanti comuni della Brianza. All'ordine del giorno, naturalmente, un esame del dato elettorale oltre che una discussione più generale sui temi che emergono dai risultati delle urne.
A seguire, un dibattito che ha toccato temi delicati quali il futuro, organizzativo e non, del partito, la partecipazione attiva alla vita dei circoli, sia da parte degli iscritti sia da parte dei tanti elettori che, per la prima volta- considerati i numeri assoluti - hanno dato la loro fiducia al PD.
Una grande vittoria elettorale che - dato emerso dal ragionamento di tutti - deve certo renderci soddisfatti, ma deve essere altrettanto ben compresa e interpretata nelle sue ragioni e nelle sue ripercussioni, interne ed esterne al Partito democratico, onde evitare facili illusioni e bruschi risvegli.
L'assemblea è stata aperta da una breve relazione del Segretario Alessandro Mitola che ha espresso grande soddisfazione per il risultato conseguito e ha ripercorso quanto è accaduto al PD in poco più di un anno: l'avvento di Matteo Renzi alla segreteria e poi a Palazzo Chigi hanno infuso, con un messaggio che ha convinto l'elettorato, quell'impulso necessario a far fronte al populismo crescente. Il Segretario cittadino ha voluto sottolineare anche il dato monzese, con un PD a percentuali - il 47,21% - mai viste, da nessun partito, negli ultimi 50 anni e forse più.
Mitola ha espresso la sua convinzione che il dato monzese, nella sua quota superiore alla media nazionale, sia in parte dipeso dal buon lavoro fatto in città dalla giunta di Roberto Scanagatti e dalla presenza sul territorio del PD Cittadino.
E' stata questa l'occasione per un doveroso ringraziamento a Maurizio Montanari, coordinatore del Comitato elettorale cittadino che si è occupato dell'organizzazione della campagna elettorale: e proprio da Maurizio, che ha preso la parola per un breve bilancio del lavoro fatto, è giunto un primo campanello d'allarme. La mole del lavoro fatto, la quantità del materiale prodotto e degli eventi organizzati non possono nascondere il dato numerico di una partecipazione al lavoro organizzativo della campagna, da parte dei coordinatori dei circoli cittadini, molto al di sotto di una media accettabile: Maurizio ha voluto concludere sottolineando come le dimensioni di questa scarsa partecipazione hanno una chiave di interpretazione, e quindi di soluzione, tutta politica.
Zelindo Giannoni ha ricordato l'anniversario dei 30 anni della morte di Enrico Berlinguer, con un lascito di pensiero che lo rende, assieme ad Aldo Moro, uno dei pilastri morali e politici del Partito Democratico.
E' poi intervenuto Sergio Civati il quale, pur condividendo in gran parte l'analisi fatta dal Segretario, ha invece contestato la lettura "in chiave monzese" data a quel 7% in più raggiunto a Monza dal PD rispetto alla media nazionale e questo non perché non sia da riconoscere alla giunta il buon lavoro che sta facendo in città, ma perché, come hanno dimostrato anche gli esiti di alcuni ballottaggi delle amministrative, il voto dato alle Europee è stato un voto tutto politico. Anche Giovanna Porro ha condiviso questa posizione, aggiungendo un altro elemento di riflessione: quello di un partito un po' "trattenuto", forse in certa misura disorientato dalla velocità impressa da Renzi ma che ora non può tradire le aspettative di rinnovamento di chi lo ha votato.
Ennio Muraro, dopo avere sottoscritto quanto espresso da Maurizio Montanari, ha sollevato il tema del rapporto numerico tra iscritti al partito, elettori delle primarie, elettori delle europee, suggerendo che il tesseramento non è più, forse, lo strumento idoneo a creare partecipazione e facendo altresì una sottolineatura sul sempiterno problema della comunicazione: comunicazione che manca, almeno in modo efficace, sul lavoro fatto in città dalla giunta, e comunicazione che,anche a livello nazionale, dà una rappresentazione deformata della realtà che noi non riusciamo a "correggere": clamorosa in particolare, come ha aggiunto Pietro Zonca, la rappresentazione data del PD come partito quasi sconfitto nei ballottaggi.
Sul tema della partecipazione alla vita dei circoli è poi intervenuta Tina Colombo, sottolineando come l'unico modo per convincere le persone a rendersi più attive e partecipi è quello di dare loro degli strumenti reali di partecipazione e consultazione interna al partito: sempre Tina Colombo ha sottolineato come il PD dovrebbe ricominciare a occuparsi di diritti civili
Dopo una breve trattazione relativa al contenuto della Assemblea Nazionale fissata per sabato 14 giugno, ha ripreso la parola il segretario Mitola che ha comunicato all'Assemblea di avere rassegnato, nella riunione dell'Esecutivo cittadino del 5 giugno, le proprie dimissioni irrevocabili dall'incarico.
"Lascio con molto dispiacere e per motivi esclusivamente lavorativi" ha detto il segretario. "Da quando ho assunto l'incarico, nella primavera dello scorso anno, ho cambiato lavoro e l'impegno che mi richiede quello nuovo non mi consente più di continuare a ricoprire questo incarico con la presenza e il tempo richiesti. Ovviamente mi rendo disponibile per tutto il tempo che sarà necessario per arrivare alla elezione di un nuovo segretario."
In considerazione delle imminenti vacanze estive, è stato parere unanime dei presenti all'assemblea di rinviare l'elezione del nuovo segretario al prossimo mese di settembre. L'Assemblea ha però chiesto all'esecutivo di lavorare perché l'elezione del prossimo segretario venga fatta direttamente da tutti gli iscritti anziché dai soli componenti dell'Assemblea. Questa nuova modalità di voto richiede una modifica dello statuto cittadino e sarà necessario coinvolgere anche il PD Provinciale.
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