Pubblichiamo un post del blog di Pippo Civati sul tema del consumo di suolo.
Stefano Catone ha lavorato alacremente perché le nostre proposte entrassero nel dibattito parlamentare sul consumo di suolo. Mi scrive così:
"Tra i temi che popolari non sono, ma ai quali siamo particolarmente affezionati, rientra senza dubbio uno degli aspetti del problema ambientale, e cioè il consumo di suolo. A dicembre abbiamo depositato una nostra proposta di legge, elaborata insieme a molti #civoti.
Nel frattempo anche il Governo (Letta, a quei tempi) ha presentato un proprio testo che disciplina il «Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato».
Dopo averla studiata insieme a Nicola Dall’Olio, Paolo Pileri e Mirko Tutino, ci siamo detti che, pur accogliendo positivamente l’impegno in questa materia, alcuni passaggi potevano essere migliorati. Ed è per questo motivo che abbiamo presentato, insieme all'onorevole Veronica Tentori, un pacchetto di emendamenti che rimettono al centro della discussione il tema delle trasformazioni urbanistiche e quello agricolo e alimentare.
Per quanto riguarda il primo tema, abbiamo introdotto la definizione di concetti che la proposta dimentica, quali impermeabilizzazione, mitigazione, compensazione e invarianza idraulica. Al fine di limitare il consumo di suolo, e di subordinarlo alle reali esigenze abitative, abbiamo proposto che, partendo da un censimento degli immobili inutilizzati, siano sempre verificate le possibilità alternative a interventi che coinvolgano suolo libero, i quali dovranno, nel caso, essere comunque contigui al territorio urbanizzato. Parallelamente, chiediamo che le previsioni di espansione contenute nei piani urbanistici decadano dopo che, a cinque anni dalla loro approvazione, non ne sia stata avviata l’attuazione. Passeremmo così dalla concezione del territorio come piano sul quale si congelano diritti all'edificazione a quella di bene comune a disposizione delle esigenze dei cittadini, inserite nel contesto sociale ed economico.
Sul tema agricolo e alimentare abbiamo proposto l’introduzione del cosiddetto “bilancio alimentare” quale vincolo al consumo di suolo agricolo, concepito come stima dei prodotti agricoli producibili sulla base dei terreni agricoli disponibili e coltivabili. Abbiamo inoltre richiesto misure per favorire il ripristino delle colture nei terreni agricoli incolti, abbandonati o inutilizzati, per concedere agevolazioni alle attività di agricoltura urbana quali orti urbani, orti didattici, orti sociali e orti collettivi, e alla manutenzione o recupero dei terreni agricoli abbandonati o inutilizzati.
Questo è il nostro contributo, che condividiamo con voi e sottoponiamo all'attenzione degli addetti ai lavori. Senza promettere rivoluzioni, ma un passo alla volta, e con precisione."
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