Era gremita, nonostante la pioggia di venerdi 8 novembre, l’aula magna dell’Università statale di Monza/Bicocca.
Organizzata da NovaLuna Monza, la serata ha visto gli interventi brillanti e acuti dei notissimi relatori, Gustavo Zagrebelsky e Gherardo Colombo, e la vivace partecipazione del pubblico con numerosi interventi.
Annalisa Bemporad (http://www.novalunamonza.it/il-consiglio-direttivo) introduce la serata ringraziando Sindaco, assessore alla cultura, rettore e Sandra e Titta Colombo validi supporter. Il Sindaco Roberto Scanagatti ringrazia Novaluna per aver organizzato il ciclo di incontri veramente prestigiosi che orientano a capire “dove andiamo”.
Gli interventi
Riassumo i punti salienti di Gherardo Colombo:
Con riferimenti puntuali alla nostra Costituzione, Colombo pone l’accento sulla sovranità che appartiene al popolo, sugli strettissimi legami tra Repubblica, democrazia e lavoro; e tra democrazia, comunicazione e informazione.
Oltre alla conoscenza dei fatti (informazione), per Colombo occorre conoscere le relazioni tra le cause e gli effetti, usando lo strumento della logica, che invece nella nostra scuola è tenuta fuori .Occorre distinguere tra utile e disutile, tra bene e male; e cita il fatto attuale della ragazzina incoraggiata a prostituirsi dalla madre.
Discernere presuppone tre livelli: informazione, distinguere, conoscere la Costituzione.
“ Ciascuno deve contribuire al funzionamento della Costituzione tramite l’informazione” - afferma Colombo - e prosegue lamentando che in Italia la Costituzione è poco conosciuta; “si decide insieme”: questa è democrazia per l’ex magistrato. La decisione comune è faticosa da raggiungere, ma è così che si attua la democrazia.
Dopo aver ringraziato Bemporad e Scanagatti, interviene Gustavo Zagrebelsky , esprimendo concetti potenti che rispondono alla domanda che fare?
Per contrastare lo svuotamento della democrazia, in Italia ci deve essere la possibilità di fare politica che equivale a
possibilità di fare scelte, perché la Repubblica è cosa di tutti; la democrazia distribuisce il peso di governare su tante spalle; l’astensionismo elettorale indica una democrazia debole, fragile.
E sull’informazione come diritto costituzionale, Gustavo Zagrebelsky dichiara che la segretezza è incompatibile con la democrazia; che lo sconosciuto che assurge al potere - per fedeltà al politico che gli assicura protezione – dà luogo a organizzazioni criminali; che la finanziarizzazione del mondo influenza la famiglia.
(http://www.treccani.it/enciclopedia/tag/uroboro/)
Mai nella storia la ricchezza virtuale ha superato il prodotto mondiale. Oggi sì purtroppo e di gran lunga. E’ un serpente che si nutre della sua coda. Mai nel passato si credeva che uno Stato potesse fallire, è un concetto di questo secolo, basato sulla ricchezza virtuale. E la democrazia si riprende se il fine del denaro non è produrre denaro.
Occorre (che fare ?) smettere di lamentarsi, lavorare mettendo a disposizione le competenze, impegnarsi in politica;
e che i giovani prendano l’iniziativa per qualcosa di NUOVO, che - se non piace come si fa politica “allora facciamola noi la politica”.
Gherardo Colombo e Gustavo Zagrebelsky meriterebbero ben più di alcune ore per gli appassionati concetti espressi e Annalisa Bemporad si ripromette di ripetere l’incontro in tempi non lontani. Speriamo!
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