Comunicato stampa delle Associazioni ambientaliste. Come rappresentanti delle associazioni che hanno proposto la chiusura selettiva e sperimentale del viale Cavriga ed hanno misurato il traffico nel giorno di mercoledì 25 settembre, abbiamo incontrato l’assessore alla mobilità Paolo Confalonieri, per ribadire la nostra richiesta, presentare ufficialmente i dati raccolti e discutere delle possibili azioni.
Paolo Confalonieri Assessore alla Viabilità del Comune di Monza ha dichiarato che la nostra proposta non è perseguibile in tempi brevi poiché:
- Il prolungamento dell’apertura invernale, dalle 19:00 alle 20:30, anzi, sarà utile per smaltire il traffico motoristico.
- I circa 4900 veicoli a motore rilevati sul Cavriga nella fascia di chiusura richiesta (10:00–17:00) transiterebbero su altre vie, ad es. l’asse Cantore-Boccaccio, dove già si superano i limiti di inquinamento atmosferico ed acustico.
- Il Cavriga costituisce oggi un essenziale canale del consistente traffico est-ovest, che potrebbe ridursi solo quando venisse costruito il tratto brianzolo della Pedemontana, per il quale si stimano cinque anni di lavori dal loro inizio, peraltro ancora tutto da stabilire, mancando i finanziamenti.
- L’ultimazione della viabilità superficiale di viale Lombardia, prevista per dicembre, non aiuterà il Cavriga, perché andrà ad agire sul traffico in direzione nord-sud.
- Una possibile diminuzione del traffico motoristico potrebbe verificarsi nel corso di un paio d’anni, quando RFI avrà potenziato i circa il 30% il numero dei treni sulla direttrice Monza-Lissone-Desio.
- La sperimentazione di chiusura condotta nel luglio 2006 dette risultati negativi, pur non potendo l’assessore produrne i dati numerici, perché non furono raccolti.
Abbiamo replicato che:
- Il prolungamento dell’apertura invernale, dalle 19:00 alle 20:30, va in direzione opposta alle nostre richieste e ci stupisce che sia stato deciso mentre era in corso la discussione sulla chiusura parziale ed all’insaputa, pare, dello stesso assessorato alla mobilità.
- La sperimentazione deve essere condotta per tempi non brevi, per lasciare il tempo utile al traffico di assestarsi, anche mediante il ricorso ad altri mezzi di trasporti. Un solo mese non è sufficiente.
- Altre azioni possono essere d’aiuto a diminuire il traffico. Ad esempio a Milano la congestion charge (Area C) lo ha ridotto del 30%.
- Il traffico motoristico è in diminuzione in tutto il mondo. In Italia, ad esempio, la vendita delle biciclette ha superato quella delle automobili.
- Occorre sicuramente coraggio nell’assumere alcune iniziative. Ma abbiamo ricordato che negli anni ’70, quando fu richiesta ed attuata la parziale demotorizzazione del Parco, ci furono anche reazioni violente. A quarant’anni di distanza, la scelta è però consolidata e nessuno proporrebbe di tornare indietro.
- Intendiamo ripetere la misurazione del traffico, trascorso un tempo significativo dal termine dei lavori sul viale Lombardia.
Massimo Benetti, Giuseppe Piazza, Vito Cerullo – FIAB MonzainBici
Atos Scandellari – Legambiente
Pierluigi Galimberti – Comitato per il Parco “Antonio Cederna”
Per Comitato per il Parco, CREDA onlus, FIAB MonzainBici, Italia Nostra, Legambiente Circolo di Monza , Legambiente Lombardia onlus, WWF Lombardia.
Report