In poche parole Alessandra Kustermann è una mamma, primaria di ginecologia e ostetricia, militante che si batte da anni per il centrosinistra e da sempre presente nel PD.
Sabato 8 Dicembre alla sede del PD provinciale di Monza Alessandra ha presentato il suo programma ai sostenitori presenti, partendo dai principi fondamentali su cui si basa il suo programma:
· La legalità che è un valore imprescindibile. Purtroppo ai tempi nostri è vergognoso che sia ancora necessario dirlo ed metterlo come scelta politica, in quanto la legalità dovrebbe essere uno degli elementifondativi della democrazia e della buona politica.
· Il merito perché bisogna incentivare il talento delle persone che valgono in modo di ottenere un governo aperto, trasparente e realmente capace di lavorare bene. Questo perché chi lavorerebbe in questo caso, lo farà perché sarà capace di fare qualcosa e non perché conosce qualcuno.
· Terzo e non ultimo l’ascolto e il dialogo continuo dei cittadini per fare in modo di sapere i bisogni di reali di questi. Proprio per queste motivazioni se fosse eletta la Kustermann favorirebbe incontri frequenti con i cittadini, sia online che attraverso momenti d’incontro.
Parlando dell’incontro Monzese tra i tanti argomenti trattati quelli che hanno più incuriosito i presenti sono la sanità,l’EXPO, i giovani e trasporti:
Per quanto riguarda la sanità bisogna ragionare che il 70% dell’intera spesa regionale è destinata ad essa. Il sistema sanitario lombardo vanta certo eccellenze ed efficienza ma necessita di una profonda ristrutturazione, concentrando le competenze e valorizzando le eccellenze, controllando l’efficacia degli interventi, eliminando gli sprechi.
Tutto ciò passa, secondo la Kustermann, da un riequilibrio di risorse tra pubblico e privato perché in 17 anni di governo di Formigoni, abbiamo visto la spesa sanitaria crescere e spostarsi verso il privato, che spesso è stato mal gestito e non ha portato nessun vantaggio ai cittadini.
Eliminare gli sprechi e la corruzione nella sanità significa recuperare risorse da destinare ad altri settori.
Parlando di EXPO Alessandra ha detto chiaramente che dovrà essere un volano di sviluppo per Milano, la Lombardia ma anche per tutta l’Italia. In quanto nel 2015 avremo un palcoscenico importantissimo per fare vedere la capacità di innovazione dell’Italia e le nostre eccellenze a partire dall’agricoltura, settore dove la Lombardia è campione.
Inoltre le imprese dovranno fare rete per trasformare l’Expo da una semplice vetrina di eccellenze a un’occasione di crescita, per questo la Regione dovrebbe: aiutare le PMI a cogliere tutte le occasioni di internazionalizzazione e di alleanza con le imprese che verranno da tutto il mondo, favorire la nascita di start up giovanili e trasformare la costruzione e la gestione dei padiglioni in un’opportunità di confronto con standard internazionali e culture imprenditoriali più avanzate.
Sull’argomento Giovani invece punto fondamentale è riorganizzare la gestione dei fondi regionali per il diritto allo studio che attualmente sono impiegati quasi tutti per i voucher alle scuole private. In merito all’occupazione giovanile è necessario aumentare l’impegno, lavorando su piani organici in collaborazione con le Università, in modo da cogliere tutte le possibilità da parte delle piccole imprese e i distretti che necessitano di innovazione e internazionalizzazione.
Bisogna anche tenere conto che la regione controlla tutti gli Istituti per la formazione professionale che sono oltre 40 percorsi di formazione professionale.
Insomma un grande business senza adeguato controllo, per questo bisogna istituire un controllo di qualità degli enti erogatori e dei risultati per sviluppare un’offerta formativa di eccellenza, cercando di intercettare anche richieste di professionalità altamente specializzate.
Per quanto riguarda il mondo dei trasporti bisogna partire dalla premessa che purtroppo i trasporti pubblici sono del tutto inadeguati a coprire il reale fabbisogno dei pendolari e obbligando così molti a muoversi con l’auto.
Per questo la regione deve lavorare integrando interventi di breve e di lungo periodo, sostenendo a livello economico e legislativo una politica unitaria della mobilità basata sul mettere in relazione la pianificazione degli insediamenti e la pianificazione dei trasporti su tutte le scale territoriale, realizzando un’autentica integrazione ferro/gomma sviluppando l’intermodalità.
Inoltre è necessario a livello regionale sviluppare la gestione del trasporto pubblico con gare di bacino e tariffe uniche, sia per la città metropolitana che per i bacini provinciali.
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