Lea Garofalo aveva 35 anni quando venne barbaramente uccisa. Di Lei, fino ad un mese fa, si riteneva fosse stata uccisa con un colpo di pistola e poi sciolta nell’acido.
Recentemente, invece, un corpo che si ha motivo di ritenere sia quello di Lea Garofano, assieme ad alcuni monili riconosciuti appartenenti alla donna, e’ stato ritrovato carbonizzato, nello stesso luogo dove si pensava fosse stata sciolta nell’acido.
Cambia la ricostruzione della morte ma non il destino atroce di questa giovane e coraggiosa donna.
Una vita spezzata, come tante vittime, innocenti e spesso giovani, della criminalita’.
San Fruttuoso, quartiere a sud ovest di Monza si trova a far parte di questa triste, tragica vicenda.
Tre anni fa in quanto indicato come luogo dove il corpo di Lea venne sciolto nell’acido, recentemente per il ritrovamento del corpo carbonizzato; oggi 24 novembre 2012 come luogo di memoria, percorso di impegno civile e sociale, di assunzione di responsabilita’, di conoscenza e coscienza, riflessione e speranza.
Speranza di voler cambiare questo mondo.
La commemorazione e’ stata organizzata da Libera Monza e Brianza con il supporto dell’Associazione culturale San Fruttuoso.
L’iniziativa dedicata a Lea Garofano si e’ aperta nella giornata di venerdi’ 23 novembre con incontri con gli alunni e gli insegnanti delle scuole elementari e medie durante i quali e’ stato proiettato il film ‘’Io ricordo’’ su Giovanni Falcone ed e’ proseguita sabato 25 con un momento commemorativo presso il Cimitero di San Fruttuoso e la deposizione di fiori ai piedi della targa a memoria.
Alla cerimonia commemorativa ha fatto seguito un’ assemblea pubblica.
La giornalista di narcomafie Marika Demaria ha raccontato la storia della vita e della morte di Lea Garofalo: i difficili momenti processuali,il coraggio e la sofferenza della figlia Denise, il Coordinatore di Libera Monza e Brianza Valerio D’Ippolito ha ricordato l’importanza del mantenere sempre viva la memoria delle vittime, , e la memoria di Lea Garofalo, sarà tenuta viva dall’impegno di Libera Monza-Brianza, per far diventare S.Fruttuoso un luogo simbolicamete importante per la lotta contro le mafie in tutto il territorio della Brianza .
In conclusione e tutti concordi nella constatazione di quanto il fenomeno della criminalita’ organizzata sia ormai purtroppo molto radicata nella nostra Regione e Provincia (il caso Infinito, Desio, Giussano, Lecco, Buccinasco), gli interventi del Dr. Alfredo De Lillo in rappresentanza del Presidente del Tribunale di Monza, del Presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi e del Sindaco di Monza Roberto Scanagatti il quale, fra l’altro, non nasconde le difficolta’ delle istituzioni nelle loro funzioni di fronte all’assegnazione degli appalti pubblici e nella concessione di licenze commerciali, soprattutto in questo particolare momento di crisi economica e di mancanza di liquidita’.
L’iniziativa e’ stata valorizzata dall’installazione artistica del Maestro Ernesto Galimberti, un artista locale che con la sua opera ‘’Mille sono le porte che si incontrano’’dedicata a Lea Garofalo ben interpreta la sua esperienza e scelta di vita: il sottile filo che separa il confine fra legalita’ ed illegalita’; la soglia oltre la quale lo spazio si apre; ‘’porte da attraversare per nascere in un mondo migliore’’.
La netta linea di demarcazione che impone una scelta.
Lea Garofano ha scelto: una scelta d’amore. Amiamola!
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