Antonio Marrazzo, lo diciamo con simpatia, si può definire: “il decano” della politica e dell’Amministrazione cittadina. Ancora una volta si è personalmente rimesso in gioco (malgrado sia imprenditore) al servizio della città per riprendere un lavoro (maldestramente) interrotto dalla Giunta Mariani
Dopo una così lunga esperienza amministrativa, quali sono le motivazioni che ti hanno portato ad accettare per altri 5 anni una responsabilità e un impegno così importante?
Il Sindaco mi ha chiesto di riprendere il lavoro interrotto dopo i 5 anni di Amministrazione Faglia.
E’ proprio questa la maggiore motivazione che ho: continuare un progetto e una idea per la città che è stato interrotto e che va ripreso. Penso di avere l’esperienza e la competenza per farlo bene mettendomi al servizio della mia città insieme all’insieme della nuova Giunta di centrosinistra.
Quali sono i più grossi problemi che hai incontrato in questi primi mesi e come li stai affrontando?
Quando ho ripreso a Giugno questa responsabilità di Assessore alle opere Pubbliche, la cosa che più mi ha colpito è quella di aver trovato un settore “completamente abbandonato” a se stesso. Questo anche per quanto riguarda l’ordinaria amministrazione (strade, manutenzione etc.). Negli anni precedenti è mancato al settore comunale un indirizzo politico chiaro.
Un'altra negativa impressione riguarda la mancata autorevolezza nella relazione con gli interlocutori (aziende, società,progettisti etc.) facendo venire a meno così quel ruolo di controllo necessario affinché tempi e qualità delle opere rispondessero ai progetti iniziali.
Due esempi al proposito che hanno richiesto da subito interventi da parte mia:
la Scuola Rodari non sarebbe stata consegnata in tempo per la ripresa dell’attività scolastica di questo anno, per cui è stato fondamentale intervenire tempestivamente per completare in tempo le opere finali
il Contratto di Quartiere del Cantalupo che ha fortemente rischiato di non partire è stato oggetto da subito della nostra attenzione: ridefinendo nuove responsabilità, attivando nuove energie positive, iniziando a sviluppare quelle proposte di attività culturali e aggregative che sono nel cuore del progetto.
La mia idea, non solo per il C.d.Q è che anche per le opere si debba recuperare una interlocuzione e un dialogo con i cittadini nei luoghi dove le opere si realizzano. Con informazione e consenso è possibile trovare collaborazione e non ostilità della cittadinanza.
Il settore delle opera pubbliche è uno dei settori più esposti riguardo al giudizio dell’opinione pubblica. Spesso la non riuscita ottimale delle opere viene amputata alla responsabilità assessorile e non alle imprese che realizzano le opere. Come è possibile garantire una maggiore trasparenza degli interventi e un miglior riuscita qualitativa delle opere?
Per evitare i rischi che hai evidenziato noi ci stiamo ponendo come settore che le opere rispondano nei risultati alla qualità progettuale iniziale. Per fare questo c’è bisogno di un serio crono programma, di garanzie serie sulla qualità delle opere.
Nel Piano dei Servizi va prevista una programmazione che preveda misure di sicurezza dei luoghi di lavoro, regolarità e misure di controllo riguardo delle aziende appaltanti in modo da evitare infiltrazioni criminali.
Al proposito, rispetto agli appalti precedenti intendiamo superare la formula degli “appalti al massimo ribasso” che avevano in se gravi rischi di lavoro nero, di subappalti non controllabili, di scarsa qualità nei risultati- Si cambia con “appalti per selezione” che permettano una valutazione dell’insieme delle offerte che ci pervengono e che chiedono al fornitore di proporre prodotti migliori in termini di qualità.
In questa direzione “la stazione unica appaltante” auspicata anche dal prefetto favorirà maggiore garanzie avendo un quadro d’insieme più allargato nel territorio che permetterà quello scambio di informazioni utili ad evitare presenze a rischio criminale.
Infine…tu hai anche una altra delega importante per la città, quella delle politiche per la casa: riguardo all’immobilismo della vecchia amministrazione, quali sono i tuoi intendimenti?
Come è noto il Sindaco Scanagatti ha messo al centro del suo programma “la persona” e le politiche per la casa sono un dei settori più coinvolti per realizzare questo obiettivo.
Oltre quindi all’”ordinaria amministrazione” che riguardano cittadini e fasce deboli della popolazione: manutenzione strade, superamento barriere, decoro e piste ciclabili una particolare attenzione ci sarà proprio sulla casa.
Oggi il 90% della residenzialità è “libera” mentre solo il 10% è di edilizia pubblica.
Obiettivo che ci diamo è che nei prossimi 10 anni si possa arrivare almeno al 20% della edificazione pubblica.
Nei prossimi mesi, al proposito, le priorità riguarderanno: il riavvio del Contratto di Quartiere, l’allargamento di esperienze di Housing Sociale con modalità che prevedano una stretta collaborazione con i privati e infine in coerenza anche con il recente Decreto Sviluppo del Governo prevedere interventi di residenzialità che prevedano forti quote per le giovani coppie a canoni calmierati
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Antonio Marrazzo
Assessore alle opere pubbliche e al decoro urbano
59 anni, imprenditore. E’ stato assessore ai Lavori pubblici nella Giunta Faglia dal 2002 al 2007. Presidente della commissione Bilancio durante l’ultimo mandato amministrativo.
Deleghe: lavori pubblici, patrimonio, housing sociale, strade, verde pubblico, servizi e manutenzioni cimiteriali, manutenzione gestione impianti, servizi ambientali
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