L'assemblea si svolge presso la fiera di Roma padiglione 14, un enorme padiglione dove ci si registra si prende qualche gadget e si entra nella sala allestita con palco e sedie.
Alle 10.30 comincia la proiezione del film “Democratici, un altro film”.
Le storie proposte sono molto belle ed emozionanti, persone semplici che mettono tutti i giorni passione in quello che fanno.
Emerge subito quanto il far bene il proprio lavoro, svolgere il proprio ruolo di cittadino, significa fare politica, senza il bisogno di essere iscritti ad un partito o avere diritto di voto.
Per mandare video di storie di impegno sociale e nel Pd, mandare email a democratici@partitodemocratico.it
Al termine della proiezione viene data la parola a Nico Stumpo.
Molto rispettosamente Stumpo ricorda le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia (scroscianti applausi in sala) e ringrazia il partito dell'Emilia e il nazionale per l'aiuto che sta dando ai terremotati.
Passando alla relazione politica, Stumpo ricorda che oggi viviamo in un periodo cruciale in cui ciò che c'era prima non ci sarà più domani. Non sappiamo ancora cosa ci sarà domani. Una cosa è certa, secondo lui, solo l'Europa politica potrà superare la crisi che stiamo vivendo (il tema verrà ripreso dal Segretario nella sua relazione del pomeriggio).
Oggi, sostiene Stumpo, il Pd ha avviato un robusto percorso programmatico che si è aperto alla società, alle associazioni attraverso i forum e le conferenze itineranti nel territorio, come quella sul lavoro appena conclusa a Napoli. Sarà la base della nostra proposta programmatica.
Annuncia che a seguire ci sarà un intervento relativo ad uno studio sull'astensionismo che sarà la base per un lavoro che intende sviluppare insieme ai circolo utilizzando lo strumento CIRCOLINRETE.
Il forum per l'Assemblea dei circoli ha avuto un grande successo e sarà utilizzato ancora per altre iniziative.
A questo punto, voltando pagina e passando ad aspetti più operativi, pone tre punti come imprescindibili:
- qualunque legge elettorale con cui si voti, occorre rispettare le regole statutarie per cui: massimo 3 mandati con solo il 10% massimo di deroghe (significa che su ca. 300 candidati in lista ci saranno al massimo 30 in deroga a questa regola)
- le liste dovranno essere composte secondo i seguenti criteri:
genere
competenza
radicamento sul territorio
- i candidati devono essere selezionati con lo strumento delle primarie.
Annuncia progetti sulla rete dei circoli ed attraverso i circoli devono svilupparsi le linee programmatiche del partito.
Propone che l'Assemblea dei circoli diventi un organo statutario e deliberativo, le decisioni che si prendono devono essere prese in considerazione dalla Direzione Nazionale.
Il quadro di proposte programmatiche già in possesso del Pd, se applicate, potrebbero già da sole far ripartire l'Italia.
Parlando di queste cita la proposta di legge che sancisce il diritto di voto per tutti i cittadini che sono nati in Italia. Chiede che questa legge venga sostenuta nei e dai circoli.
Infine propone di far firmare una patto per l'Italia a chi si impegnerà a governare con noi.
Chiude ringraziando il segretario Bersani, che si candiderà alle primarie, perché ha aperto alla società, è un atto di coraggio.
Dopo la chiusura di Stumpo cominciano gli interventi dei segretari, oltre 300 richieste di intervento ricevute per cui si è scelto di far parlare un segretario per regione, se resta tempo parleranno gli altri.
La prima a parlare è Alice Spinelli di San Felice sul Panaro (Modena). Nel suo emozionato ed emozionante intervento parla del terremoto, delle difficoltà e degli aiuti che stanno ricevendo, chiede a gran voce due cose, di non essere dimenticati e di velocizzare le pratiche burocratiche. Rivolgendosi al segretario dice: “serve un partito che alzi la voce”.
Gli interventi di tutti i segretari, chi più chi meno hanno un unico filo conduttore:
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- bene aver aperto le primarie alla società,
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- bene che il nostro segretario si candidi, lo sosterremo,
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- non devono essere fatte scelte a ribasso nella composizione delle alleanze elettorali,
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- più stretto contatto tra territorio e direzione del partito
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- risorse ai circoli
Lucia Calvo, accompagnata da forti applausi, dice: “noi abbiamo bisogno di voi per la vostra esperienza, ma voi avete bisogno di noi per mantenere il collegamento con la realtà, con la società”.
Nell'intervento di Francesco Cerasio, segretario del circolo di Bruxelles, interessante il passaggio in cui fa notare come sia indispensabile non perdere il collegamento con i 4 milioni di italiani all'estero, ma soprattutto con i 60 milioni di oriundi italiani.
Mantenere il cordone ombelicale con loro vuol dire mantenere relazioni con i paesi di residenza, mantenere viva la presenza dell'Italia in quei paesi. Rompere quel legame significa far perdere l'Italia.
Altro elemento presente nelle parole di molti segretari è la difficoltà nel presidiare i territori senza risorse economiche. Molti circoli fanno fatica a prendere in affitto una sede, la chiusura di un circolo è un fallimento, significa che un pezzo di partito è morto.
Rivolgendosi a Bersani, un segretario dice: “è vero, andate fieri dei circoli, sono una risorsa che nessun altro ha, alcuni li hanno copiati senza successo, ma non date per scontato che ci siamo sempre, abbiamo bisogno di mantenere vivo il collegamento con la direzione, il vento di cambiamento deve salire dal basso”.
Intorno alle 13 interviene il tesoriere nazionale il quale sottolinea come dovremo modificare il modo di far politica quando i finanziamenti ai partiti saranno ridotti.
E' contrario ad un azzeramento, si andrebbe verso il modello americano in cui le spese elettorali sono enormi e sostenute molto spesso da lobby. Piuttosto sostiene un equo bilanciamento tra sovvenzione pubblica e privata. Ciò farà si che dovremo trovare modi diversi e nuovi per recuperare risorse, è convinto ottimisticamente che ciò può aiutarci ad entrare ancor più in contatto con la società e migliorare ancor di più la proposta politica.
Infatti quando si vanno a chiedere risorse saremo costretti a presentare progetti seri e sostenibili e competenze in grado di saperli portare a compimento.
Sostene che le risorse che dovrebbero arrivare ai circoli, molto spesso si fermano ai livelli regionali, è necessario che i fondi raccolti dal tesseramento rimangano a chi fa il tesseramento (grandi applausi dalla sala).
L'intervento di Andrea De Mora annuncia che sui dati dell'astensionismo che sono stati elaborati da SWG (credo sia la società a cui il Pd ha dato l'incarico), partirà un lavoro di studio con i circoli per capire il fenomeno, individuare le aree di maggior astensione, attivare strategie per riportare le persone al voto e farle votare per il Pd. Si lavorerà in incontri organizzati con i circoli a livello regionale.
Infine l'intervento di Bersani, anticipato perché molti avrebbero dovuto andar via prima per prendere i treni per tornare a casa.
Parla di terremoto e annuncia che non ci dimenticheremo neanche de L'Aquila.
Afferma che gli amministratori Pd eletti ci stanno facendo fare una gran bella figura, sono competenti e desiderosi di far bene.
Il Pd è orgoglioso di quello che stanno facendo. Abbiamo dimostrato quanto siamo stati rinnovatori, abbiamo messo in campo uno straordinario rinnovamento.
L'assemblea rappresenta la nostra impresa collettiva.
Il Pd è una sfida per la modernità, per il futuro dell'Italia. Qualcuno ha detto che siamo senza padroni, lo confermo, non abbiamo padroni ad Arcore ma nemmeno su internet.
Siamo per una legge elettorale che dia voce ai cittadini, siamo per una legge sui partiti.
I nostri pilastri sono:
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- lavoro
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- rispetto della Costituzione
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- unità nazionale
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- territori
__MCE_ITEM____MCE_ITEM__- Europa
Il partito deve avere il progetto per il Paese, per la città, per il quartiere il progetto deve contenere i nostri valori.
Dobbiamo essere aperti ed inclusivi, ma ricordiamoci che ci sarà sempre qualcuno che pretende individualità, per cui occorre saper essere aperti e saper tendere la mano a queste forze.
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