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Stasera il voto a Montecitorio. Fini minaccia votazioni in tempi record. Zaccaria: "25 fiducie, un record!"

immagine documento Scudo da record. Voto di fiducia alla Camera oggi e via libera finale del Parlamento giovedì: lo scudo fiscale, insieme ad un pacchetto di misure correttive all’ultimo decreto legge anticrisi del governo, sta per diventare legge.

 


“Il Governo con l’odierna fiducia sul decreto legge contenente lo scudo fiscale ha stabilito un record difficilmente battibile. Venticinque fiducie (17 alla Camera e 8 al Senato) in un anno e mezzo di legislatura. Prodi ne aveva chieste 22 in due anni in ben altre condizioni di maggioranza. Cosa voglia dire rendere abituale uno strumento che la Costituzione considera eccezionale è facile da intendere” dichiara Roberto Zaccaria, vicepresidente Pd in commissione Affari Costituzionali.
“Ma gli strappi costituzionali – prosegue Zaccaria - non si limitano a questo. Fare un decreto legge ‘correttivo’ non solo per correggere un errore materiale ma, per estendere in maniera impressionante la portata del precedente condono per il rientro dei capitali dall’estero, è in contrasto con l’art.77 della Costituzione. Fare un condono fiscale con annullamento di tutta una serie impressionante di reati societari viola se non la forma certo la sostanza dell’art.79 che vorrebbe delle apposite leggi a maggioranza qualificata per l’amnistia e l’indulto. Stabilire l’anonimato in questa esenzione generalizzata da tutti questi reati fa a pugni anche con il principio della responsabilità personale della pena (art.27 Cost): sarebbe singolare altrimenti che questo principio valesse solo per applicare le pene e non per toglierle.”

I dati dell’esportazione illecita (nel dato anche molti milioni della criminalità organizzata) sono pesantissimi: da 5 mila a 7 mila miliardi di dollari, trecento miliardi di euro sono “italiani”. I dati Ocse indicano che 125 miliardi si troverebbero in Svizzera e 86 in Lussemburgo, 2 a San Marino. E ne approfittano anche le aziende del premier! “Vogliamo nascondere infine il fatto che tra gli istituti bancari che beneficeranno, in termini di commissioni, del provvedimento legislativo è compreso anche MEDIOLANUM che risale alla proprietà del Presidente del Consiglio e che negli ultimi tre mesi, al semplice annuncio del provvedimento, ha visto lievitare il valore delle azioni (da 3.8 a 4.6). Le nostre autorità di garanzia – conclude Zaccaria - vorranno valutare l’applicazione della ‘tenerissima’ legge Frattini".

Insomma un’amnistia camuffata su cui è messa la fiducia senza discussione: “Il ricorso alla fiducia da parte del governo è stato deciso prima dell’avvio del dibattito alla Camera”. Lo denuncia Pierpaolo Baretta, capogruppo dei Democratici in commissione Bilancio. “Il governo inoltre non ha spiegato cosa è cambiato da luglio ad oggi per introdurre un condono sul falso in bilancio e per consentire di nascondere il riciclaggio dei capitali. Queste mancate risposte ci fanno riflettere sui condizionamenti imposti a Berlusconi e Tremonti, non certo dall’Europa, ma di quei poteri forti chi hanno interesse a mantenere bloccata la situazione fiscale del nostro paese”.

Ma perché una blindatura? Gli emendamenti non sono neanche 100, ma probabilmente è l’unico modo per evtare che nella maggioranza ci sia chi non ci sta a fare un regalo agli evasori. La sanatoria per il rientro dei capitali dall’estero “premia i furbi”, dice il segretario del Pd Dario Franceschini. ”.
Il vicepresidente dei deputati del Pd, Gianclaudio Bressa, aveva denunciato durante la giornata che "Il governo ha riconosciuto tramite il sottosegretario Giorgetti che nelle norme sullo scudo fiscale è contenuta una grave stortura, perché, di fatto, si facilita il rientro di capitale frutto di riciclaggio. E invece di seguire la via costituzionalmente corretta, cioè presentare un emendamento per cancellare l'errore, è intervenuto semplicemente interpretando con una lettera la norma. E' chiaro che la disinvoltura del governo apre una prassi che condurrà allo sfascio istituzionale".

Come se non bastasse il presidente della Camera, Gianfranco Fini, accellera. Non ha risposto ai deputati del Pd che sollevavano il problema del mancato obbligo di segnalazione da parte degli intermediari (che serve a garantire l’anonimato a chi usa lo scudo)e ha fatto sapere che se la Camera non darà il via libera definitivo al decreto legge che contiene lo scudo fiscale entro giovedì alle 15, il presidente della Camera ricorrerà (sarebbe la prima volta nella storia a Montecitorio), alla «ghigliottina», ponendo subito in votazione il provvedimento a prescindere dalla fase in cui è giunto l'esame. Una minaccia fatta circolare da Fini alla conferenza dei capigruppo con una forzatura che ci impedirebbe di eserciater i nostri diritti.
Le dichiarazioni di voto ci saranno dalle 18,45, pubblicheremo l’intervento di Antonello Soro, capogruppo PD.

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