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fioroni-giuseppeLa scuola è giustamente una delle maggiori spese di bilancio del governo italiano e dei comuni. Dovrebbe essere uno degli argomenti che più sta a cuore ai candidati sindaci di Monza, ma che ha visto impegnarsi in prima persona e parlarne, solo Roberto Scanagatti che lunedì sera, insieme all'ex-ministro dell'istruzione del Pd, Giuseppe Fioroni, ha discusso di scuola e del suo futuro.

Si è svolto presso l'aula magna della biblioteca San Gerardo uno degli ultimi incontri elettorali di Roberto Scanagatti incentrato sulla scuola, che è stata ed è per Monza motivo di vanto grazie ai molti istituti di un certo spessore presenti in città: a pochi metri dalla nuova biblioteca, l'istituto alberghiero e commerciale Olivetti, uno dei primi in Italia con centinaia di iscritti e vicino al comune il liceo classico Zucchi di piazza Trento e molte altre scuole di ottimo livello.

fioroni-scanagattiMa in questi anni di governo Mariani è mancata una vera e propria politica scolastica: «All'interno del nostro progetto per la città, che abbiamo presentato all'inizio della mia candidatura, abbiamo inserito la scuola fra le priorità: un argomento che riteniamo fondamentale, ma di cui nessun altro candidato ha parlato in campagna elettorale e che in questi anni la giunta Mariani ha considerato marginale. Sono sotto gli occhi di tutti i problemi che ha dovuto affrontare l'Isa per l'incapacità o la non volontà dell'amministrazione di consegnare delle nuove aule agli studenti. L'aula magna in cui ci troviamo e la stupenda biblioteca che abbiamo di fianco è opera della precedente giunta Faglia: in tutti questi 5 anni la maggioranza di centrodestra non è stata in grado neanche di aggiustare il citofono di questo stabile, il che da la misura di quanto poco gli interessi cultura e istruzione».

Accanto a Scanagatti, l'ex-ministro dell'istruzione Fioroni, ha voluto ribadire l'assoluta importanza della scuola per il futuro del paese e ha speso parole importanti e consigli preziosi per Roberto: «Dobbiamo ricominciare a fare politica sia in Italia che a Monza: la seconda repubblica è finita insieme ad un modo di fare politica tipico di Berlusconi, che ha spiegato in questi anni agli italiani che si votano le persone per la loro presenza e non in chi condivide degli ideali. La prossima tornata elettorale ci darà molte soddisfazioni e sarà l'occasione per riparlare di scuola non come un'azienda che deve fare profitto, ma come un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti».

E proprio di un modo nuovo di fare politica ha voluto parlare Scanagatti: «La disaffezione alla politica è il sintomo del fallimento di un certo modo di farla che in questi anni ha visto il massimo declino con il fallimento del progetto della Lega e del “leghismo”: la foto del sindaco Mariani che consegna le chiavi dei ministeri in villa Reale a Bossi è la prova dell'assoluta e totale distanza fra i bisogni reali dei cittadini e l'autoreferenzialità di un certo tipo di amministratori. Se sarò sindaco investirò molto sulle scuole e sugli istituti e per questo faccio un appello a Fioroni, affinchè il parlamento possa togliere dei vincoli al patto di stabilità almeno per quanto concerne le spese dedicate a beni fondamentali come le scuole».

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