Non c'è che dire...se questa è la risposta alla disaffezione alla politica....11 candidati, 20 liste a sostegno e circa 600 candidati alla carica di consigliere comunale. Da una parte, le presentazioni note che polarizzeranno le reali possibilità di vittoria alle elezioni monzesi con un centrodestra diviso: Mariani (Lega) e Mandelli (PdL) e dall'altra un centrosinistra unito con Roberto Scanagatti.
In mezzo, cioè al centro con probabilità di un buon risultato: Anna Martinetti e Anna Mancuso.
Di contorno gli outsider di Cambia Monza (Piffer) e Aprire al cambiamento (Ascrizzi) e liste civiche "a sinistra": gli Ecologisti (Tagliabue), il Movimento 5 stelle (Fuggetta) e liste localiste: i Forza Lombarda (Brioschi) e ci mancavano i supporter della Lega Lombardo Veneto (Santoro)
Avremo modo di ritornare a ragionare sul a chi giova tutto questo e sui rischi che comporta per le elezioni e per l'elettorato di una presenza così frammentata. Una frammentazione tra l'altro collocata dentro una riduzione nel numero dei Consiglieri (da 40 a 32. Pochi sindaci e poche liste avranno possibilità reali di vincere e entrare in consiglio.
L'augurio è che la campagna elettorale, oltre che ad essere corretta, non creai quel rigetto e quella confusione nell'elettorato, che ne andrebbe a discapito della già "incerta" democrazia che stiamo oggi tutti vivendo
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