Ieri sera presso la sede del Pd di Monza in Via Arosio, i 32 i Candidati in Consiglio Comunale delPd hanno firmato la propria accettazione di candidatura ma hanno soprattutto firmato una novità: il “Codice etico”.
Di che cosa si tratta?
In tempi nei quali la politica e i partiti (a volte anche il nostro) rischia di essere spazzato via dall’antipolitica a fronte di molti fatti e azioni personali che ne minano la credibilità, anche il Pd monzese ha messo a punto una “carta di regole” che rende responsabile e trasparente l’azione del futuro Consigliere Comunale del Pd.
Di questa carte ne riassumiamo i concetti principali:
Legalità
· non ricoprire cariche e incarichi che prefigurino un prevalente “conflitto di interesse” privato rispetto alla carica pubblica esercitata
· non siano state emesse sentenze di condanna, ancorché non definitive, comprese le norme previste dall’antimafia
In caso di Elezione…
- mantenere un comportamento coerente con l’impegno sottoscritto sulla base del programma presentato dalla coalizione di centrosinistra e dal Partito Democratico;
- render nota annualmente, nel rispetto della vigente normativa, la propria condizione patrimoniale e di reddito;
- rifiutare regali o altra utilità, che non siano d’uso o di cortesia, da parte di persone o soggetti con cui si sia in relazione a causa della funzione istituzionale svolta;
- non cumulare incarichi che precludano di svolgere compiutamente, con competenza e dedizione, le responsabilità assunte;
- rendicontare periodicamente (almeno tre volte all’anno) al Circolo territoriale di appartenenza in merito all’attività istituzionale svolta;
- non favorire il conferimento di incarichi a propri familiari o a persone con cui si abbiano rapporti professionali;
- sostenere la parità di genere nelle nomine di competenza del Consiglio Comunale.
Una scelta ulteriormente coraggiosa e innovatrice e che rende credibile lo sforzo innovatore che contiene la composizione della nostra lista.
Nel contempo è altrettanto chiaro che dipenderà dalla serietà, dall’impegno e dalla coerenza dei candidati e dei futuri eletti affinchè questa carta la guida dei valori a lo conferiti e non resti carta “morta” ma viva, nel loro rapporto tra eletti ed elettori.
Report