La gente di Monza continua a chiamarlo “Ospedale nuovo”, in realtà l’età avanzata aveva già dato si suoi pesanti segnali , quando l’anno scorso si parlò di struttura a grave rischio sismico, poi per fortuna rischio smentito da una Commissione d’inchiesta.
La sostanza però non cambia: l’Ospedale S.Gerardo ormai da anni vive una sua grande contraddizione.
Da una parte è riconosciuto a livello nazionale e internazionale come sito d’eccellenza per alcune specializzazioni, dall’altra il S.Gerardo ha alcune deficienze strutturali che lo rendono in alcune parti fatiscente e inagibile. Parliamo si ascensori non funzionanti, di camere senza bagni, di strutture obsolete e insicure, non più adeguate ai bisogni dei malati e di chi vi opera e lavora.
La decisione di intervenire è quindi assolutamente condivisibile e necessaria.
Su sollecitazione dell’opposizione e con un anno di ritardo dalla richiesta, il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Francesco Beretta è venuto a riferire in aula consigliare, sulle linee generali del progetto.
Un progetto che prevede la costruzione di una nuova palazzina di 25mila mq, davanti all’attuale avancorpo con funzioni di accoglienza, day ospital, cup e ambulatori. Il vecchio edificio in fase successiva sarà ristrutturato per recuperare quelle condizioni idonee all’agibilità, alla qualità e alla sicurezza necessaria.
L’avvio dei lavori è previsto per la primavera del 2013 e la conclusione nel 2019.
La cifra stanziata per i lavori è di 207 milioni di euro, per dare una idea all’incirca quanto previsto per il tunnel di Viale Lombardia.
Regione Lombardia attraverso l’immancabile Infrastrutture lombarde, faranno da regia a l’intera operazione che prevede contributi statali, regionali e un contributo dei privati che permetteranno a questi ultimi di gestire i servizi.
Due le preoccupazioni principali espresse dal Gruppo del Pd.
Antonio Marrazzo nel fare presente che il meccanismo partecipazione dei privati uguale automatica gestione dei servizi per decenni (come per la Villa reale), equivale ad un’altra carta in bianco ai privati per una struttura pubblica.
Roberto Scanagatti, nel richiedere la creazione di un osservatorio che comprenda tutti i soggetti interessati per essere in grado di monitorare e verificare progetti, appalti, realizzazioni per una dimensione sociale ed economica così grande e importante.
Lo stesso Sindacato, ha chiesto nei giorni scorsi, la firma di un protocollo promosso dal Prefetto che permetta di controllare la regolarità delle varie procedure e il mantenimento dell’impegno riguardo alla qualità dei servizi e il mantenimento dell’occupazione.
Report