Dal 15 al 30 ottobre 2011 torna “Io faccio la spesa giusta” , la rassegna di promozione del Commercio Equo e Solidale organizzata da Fairtrade Italia che da anni vede in Legambiente uno dei principali partner: due settimane dedicate al Commercio Equo e Solidale caratterizzate da eventi ed iniziative aperte al pubblico, dibattiti ed incontri con i produttori del Sud del Mondo.
Non ci alimentiamo più solamente per un’esigenza primaria, ma facciamo la spesa critica e con il nostro gesto possiamo contribuire a salvare il nostro ecosistema e aiutare le popolazioni in difficoltà.
Un gesto quotidiano che è sostegno alle economie alternative, perché il Commercio Equo e Solidale è un modo per supportare quelle agricolture che più di altre sono esposte ai rischi dei mutamenti climatici. Inoltre quasi il 50% dei prodotti certificati Fairtrade è biologico, il sistema di certificazione internazionale garantisce incentivi ai produttori che si convertono ad un’agricoltura sostenibile, i suoi disciplinari prevedono il rispetto delle risorse naturali come acqua e foreste e la chiusura del ciclo dei rifiuti organici per la fertilizzazione dei terreni, e infine le coltivazioni dei produttori partner sono ogm-free: tutte pratiche che assicurano la riduzione delle emissioni di CO2. Alcuni cittadini si organizzano nei Gruppi di acquisto solidale i GAS, conoscono i piccoli produttori con i quali si instaurano rapporti di reciproca fiducia pagando il giusto prezzo. Si favorisce così la conservazione del suolo vicino, attorno alla propria città evitando la cementificazione selvaggia.
Venerdì 28 ottobre h 19.30 presso il Circolo Libertà, viale Libertà 33 Monza, il Circolo Alexander Langer organizza, insieme alla Cooperativa di Commercio Equo e Solidale “Il Villaggio Globale” una serata di informazione sulle buone pratiche per una spesa sostenibile. Sarà offerto un aperitivo equo e solidale al quale seguiranno interventi e testimonianze sui temi del Commercio equo, del biologico, dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidale). Piccoli suggerimenti per rendere la spesa un atto più consapevole.
“in questa prospettiva anche la parola stessa “consumatori” è da considerarsi inadatta : quelli che mangiano il cibo delle comunità ci piace chiamarli piuttosto “co-produttori”. Infatti il loro rifiuto di un’idea consumistica del sistema agro-alimentare globale, fa si che non possano essere classificati come dei semplici “consumatori”. (...) Consci che le loro scelte alimentari hanno un impatto sulla sostenibilità generale dei processi di produzione, si rifiutano di essere soggetti passivi , che acquistano con sbadataggine, se non ignoranza, ciò di cui nutrirsi. (...) L’idea di consumo è invece riduttiva, implica un’azione che è contemporaneamente subita dal soggetto stesso, passiva nei confronti del sistema alimentare e nociva nei confronti del Pianeta perché di fatto lo “consuma”.
Da “Terra Madre” di Carlo Petrini
CIRCOLO LEGAMBIENTE DI VOLONTARIATO ALEXANDER LANGER
Viale Libertà, 33 – 20900 Monza –
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