Come documenta una delle sei bellissime tavole acquerellate recentemente trovate presso la Biblioteca Nazionale di Vienna che illustrano il progetto del Parco e dei Giardini Reali di Monza Luigi Canonica aveva progettato di realizzare, nell’area ombrosa antistante la facciata nord della Imperial Regia Villa di Monza, un labirinto.
Il progetto è riproposto nel disegno di legge regionale, presentato qualche anno fa dal consigliere regionale Giuseppe Civati, per il completamento e integrazione degli interventi, in parte realizzati, del Piano per la rinascita del Parco di Monza ex L.R. 40/95.
Il progetto è stato riconsiderato perché si è ritenuto che, nonostante nel sottosuolo dell’area fosse stato realizzato un locale per ospitare le caldaie e altri impianti al servizio della Villa, e fossero stati inseriti nel prato due lucernari a raso, il labirinto non solo fosse ancora realizzabile, ma potesse contribuire a mascherare il manufatto.
Adesso, in seguito alla recente alluvione che ha causato l’allagamento del locale interrato, con danni per gli impianti, si è deciso di sopraelevare i lucernari, con evidente compromissione dell’ambiente: l’‘area infatti , oltre a fronteggiare la facciata nord della Villa, costeggia l’accesso ai Giardini Reali dal cancello del Serrone, da cui transitano numerosi visitatori del monumento.
Evidentemente, qualcuno la considera come un “retro” della Villa. Ma la Villa non ha nessun “retro”: è circondata da ogni parte dai Giardini Reali!
Se questa concezione si consolidasse, dovremo aspettarci prossimamente la collocazione nell’area di locali o bidoni della spazzature in bella vista, e altri “servizi” del genere!
Sulla recinzione dell’area, eretta per sottrarla al libero accesso prima e durante i lavori, non è stato apposto nessun cartello che fornisse i dati relativi all’intervento.
Questo è stato realizzato rapidamente e quasi di nascosto, come se si trattasse di una costruzione abusiva. Se l’intervento fosse stato discusso preventivamente, sicuramente sarebbe stato possibile trovare una soluzione compatibile con i valori ambientali ed estetici del luogo.
Ora che il danno è fatto, se si dovessero riscontrare delle irregolarità, la soluzione doverosa sarebbe quella della demolizione.
Viene da chiedersi: in che modo “sovrintedende” a questi interventi la Sovrintendenza ai Beni Culturali? Come li “dirige” il Direttore del Consorzio per la Villa e il Parco di Monza? Quanto al Presidente del Consorzio, nonché Sindaco di Monza, è inutile chiedersi qualcosa.
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