Non si hanno notizie se: verrà rinnovato, per quanti centri e per quanti anni, per quali età di riferimento, con quali costi e soprattutto con quale progetto culturale ed educativo.
Strano (?), per un Assessore, come la Sassoli, sempre pronta a “vendere” bene i propri progetti ed iniziative in ogni occasione in aula, nei convegni e sui giornali.
Meno strano, che malgrado le nostre sollecitazioni, non si sia sentita in dovere di convocare la Commissione politiche giovanili e di rispondere in aula all’interpellanza del Pd.
Stiamo parlando della scadenza di appalti, che valgono complessivamente quasi 500 mila euro per servizi che si rivolgono a centinaia di adolescenti e giovani dei nostri quartieri.
Tra i tanti, vogliamo segnalare due rischi che si stanno correndo:
1) che il ritardo dell’appalto, chieda ai centri di stare chiusi fino a fine ottobre, venendo così a meno la continuità educativa e gestionale necessaria per servizi di questo tipo.
2) che un probabile appalto triennale, ad un anno dalle elezioni, pregiudichi la possibilità per la futura amministrazione di verificare se il modello dei centri giovani pensati dalla Sassoli siano ancora validi oppure abbiano la necessità di profonde modifiche.
Infatti l’appalto in corso con il passaggio da Centri di aggregazione a Centri giovani, aveva dato il via a servizi che dovevano tenere insieme ragazzi e giovani dagli 11 ai 25 anni, con meno risorse, stesse figure professionali e sedi “delegate” agli oneri delle Cooperative.
La perplessità e il giudizio negativo del Pd è sempre stato chiaro: il modello proposto e la riduzione delle risorse rendono incompatibile servizi diversificati per target e adeguati nella qualità richiesta.
In particolare per i giovani-adulti, pensiamo che la priorità sia, nel riprendere progetti avviati ma poi abbandonati come Egocs ed Hub Young, che prevedevano una grande area messa a loro disposizione per attività culturali, espressive ed aggregative, come quella che si ipotizzava nell’area ex Macello.
Progetti che vedano i giovani protagonisti e non meri usufruitori di servizi, modalità che è stata invece la filosofia perseguita in tutti questi anni dall’Assessore alle Politiche giovanili.
Report