Ma c’è ancora a Monza una politica culturale?....ma perché la cultura è praticamente scomparsa dal dibattito politico monzese?...e quanto è importante per il Pd questo tema e quali le nostre criticità e proposte?
Riprendere a parlare e riflettere di cultura a Monza è già un primo lavoro che siamo chiamati a fare.
La prima cosa da fare è darsi un orizzonte, chiedersi in che città vogliamo vivere, quali servizi culturali è possibile pensare di realizzare in questo periodo di crisi economica nel quale ogni euro speso dovrebbe lasciare una traccia utile.
L’esperienza della nostra precedente Giunta sulla cultura, avrà certamente essere ridiscussa, aggiornata o approfondita e soprattutto in occasione delle future elezioni dovrà essere condivisa anche con e per i cittadini monzesi.
Occorre quindi un lavoro di condivisione e un dibattito nel partito e in città, con le circoscrizioni, i circoli, le associazioni.
Se la vita culturale infatti viene vissuta come un di più o come una ciliegina sulla torta sarà difficile avere un supporto popolare.
Quindi occorre un grande lavoro politico che metta anche in luce quanto è stato fatto da noi in passato, come la rete dei servizi bibliotecari, la rete dei teatri, le iniziative sul cinema, i progetti culturali (filosofia, musica, poesia), ecc. e quanto si è fermato: x es.: il museo della Casa degli Umiliati era concepito come centro propulsivo delle tematiche culturali identitarie, il server di una rete cittadina e provinciale comprendente una Pinacoteca Civica (Pastori & Casanova?, Villa Crivelli?) il Museo Etnologico e del lavoro al cotonificio Cederna, i Musei di Biassono, Vimercate, ecc.
La rete bibliotecaria prevedeva la grande Biblioteca Civica in piazza S. Paolo (tutto fermo), la Biblioteca S. Gerardo (praticamente finita alla fine del nostro mandato ma ultimata con 3 anni di ritardo), l'Archivio Storico ancora non concluso, e il progressivo adeguamento delle altre biblioteche.
Con questa Giunta i progetti di rete si sono fermati, si procede a spizzichi, e non tanto e non solo per mancanza di fondi, quanto per mancanza di idee.
Le prime cinque idee e cose da fare:
* salvare per i cittadini monzesi la possibilità di entrare e di godere di Villa Reale, Giardini, Parco, Teatrino, Roseto, Cappella Palatina e rilanciare una progettualità culturale sulla Villa reale costringendo consorzio e privato ad assumerla.
* Costituire una rete di servizi culturali, dove ogni circoscrizione abbia un polo di attrazione per la cultura: che sia una biblioteca, un auditorium, un museo, o una collezione privata.
* Il Museo della Casa degli Umiliati è ancora vuoto, e a quanto pare non c'è un'idea forte per il suo utilizzo, essendo stato abbandonato il progetto precedente. Perché non proporre, in attesa di aprirlo, di farlo diventare un punto di confronto, una palestra di idee coinvolgendo p. es. l'associazione amici dei musei?
* Riprendere il progetto di una casa della cultura per dare spazio alle associazioni musicali, al liceo Musicale, alle compagnie teatrali, ecc.
* Organizzare una grande iniziativa annuale che abbia come fulcro il Parco,
Questo contributo propositivo è anche una “provocazione” affinché anche per il Pd la cultura diventi una delle priorità e non “la ciliegina sulla torta”, giusto perché bisogna mettercela.
E’ auspicabile quindi che il sito raccolta commenti e contributi critici e propositivi per fare tutti un passo in avanti.
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