L'avevo "incrociato" diverse volte nell'azienda per cui avevamo lavorato, ma l'ho conosciuto bene nel 2002, quando anch'io sono andato in pensione.
La vicinanza delle nostre abitazioni aveva facilitato la conoscenza ma presto scoprimmo che avevamo molti interessi in comune.
Dapprima la politica, Primo era un ulivista e prodiano convinto e quindi fu naturale partecipare attivamente all'Associazione Monza per l'Ulivo, nata per sviluppare e consolidare la tendenza che (apparentemente...) pareva consolidarsi dopo la vittoria di Faglia alle Comunali di quell'anno.
In seguito fummo attratti". dall'attività "giornalistica Diventammo cioè collaboratori di Arengario per produrre la quotidiana rassegna stampa ma anche articoli di vario genere. In questa fase Primo si rese conto delle potenzialità della rete in termini di smisurata documentazione e maturò un rinnovato innamoramento per l'arte.
Primo risultato fu la rassegna stampa della domenica, corredata da bellissime immagini, e poi, un'idea veramente sfolgorante, quella dei Bei Momenti, costituita da articoli (e immagini) sulle personali impressioni riportate al cospetto di un'opera d'arte o nel vivere una particolare esperienza. Tutto questo è sempre visibile nel sito di Arengario.
Infine Primo fu affascinato dai blog.
L'idea di poter creare un centro di raccolta di testimonianze, senza avere particolare competenze tecniche, un circolo virtuale, con partecipanti anche geograficamente distanti ma legati da interessi comuni lo entusiasmò.
Creò perciò un primo blog sul cinema (Abbracci e pop corn) che diventò (e lo è tuttora) visitatissimo, e, poco tempo dopo, un blog di cultura più generale (ma le arti figurative sono prevalenti), di sensazioni, dove ogni partecipante era incoraggiato ad esprimere se stesso attraverso il,racconto di esperienze della propria vita.
In questo blog (Stanze all'aria) scrisse numerosi racconti, alcuni legati da un filo conduttore, attraverso i quali ho potuto veramente conoscerlo meglio. In questa fase Primo si è rivelato uno scrittore vero.
Alcuni di questi racconti sono stati scelti per comporre il libro che Novaluna ha voluto stampare per onorare la memoria di un suo socio.
Sono la serie delle Novellette degli odori e de La grande bua, rispettivamente la vita di Primo raccontata attraverso episodi caratterizzati da un particolare odore (e molti racconti si riferiscono alla sua vita monzese) e la cronaca di una depressione raccontata dal protagonista, capace di osservarsi e di osservare gli interlocutori, malgrado la situazione, con un sense of humor mai smarrito.
La "Grande Bua": un libro da non perdere.
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