Sicuramente è avvenuta la seconda cosa, molto meno la prima. Oltre al Sindaco Marco Mariani, l'assessore al Territorio Silverio Clerici, i rappresentanti dei Comitati di cittadini,erano presenti Maurizio Oliva di Italia Nostra e Atos Scandellari di Legambiente; la serata è stata moderata da Luigi Losa, direttore del cittadino.
Il primo intervento è affidato a Maurizio Oliva che,nel corso di un vibrante discorso che scalda gli animi dei numerosissimi presenti, lancia pesanti accuse all'amministrazione comunale resasi colpevole, tramite questa variante, di far strage di spazi verdi, aumentare la densità urbana, favorire un traffico più caotico.
A suo avviso l'informatore comunale per convincere i cittadini della bontà dei poli ha dovuto fare una grossa operazione di marketing, tutto per mascherare il reale risultato che porterà questo intervento, la cementificazione delle ultime aree verdi. Termina l'intervento sottolineando come, in ultima analisi, lo scopo di questa variante, adottata senza cercare un confronto coi cittadini, sia solo quello di rimpinguare le casse comunali, lanciando un ultimo provocatorio invito a trovare i soldi necessari al Comune tramite altri mezzi come il federalismo fiscale.
La replica del Sindaco inizia partendo dalla conclusione del precedente intervento (infatti al Mariani leghista non sembra vero di poter parlare di federalismo fiscale) ma questi, dopo aver esaurito il tema dell'autonomismo fiscale dei comuni, si interrompe senza aver risposto a nessuna della questioni sollevate da Oliva.
La platea si rivolta indignata per l'atteggiamento tenuto dal primo cittadino, ma Mariani non batte ciglio e passa la palla a Clerici.
Purtroppo questo sarà un leitmotiv dell'intera serata: alle domande poste dai cittadini sia Mariani che Clerici daranno più volte risposte tutt'altro che puntuali, cercando solo di "esaltare" la bontà della variante.
L'Assessore all'Urbanistica Clerici nella sua replica è più "tecnico", soffermandosi su alcuni punti che lui ritiene eccellenze della variante: si tratta di una edificazione "programmata" che prevede un 20% di edificato assieme ad un 80% di servizi pubblici; sono previsti 150.000 mq. di parco urbano a carico esclusivo degli attuatori; sono state identificate aree agricole strategiche che non potranno più essere edificate.
Il vociare nella sala però permane perché a tutti è chiaro che si continua a non rispondere ai punti sollevati da Oliva ma soprattutto a una domanda fondamentale: perché è necessaria questa variante, quale logica la sottende?
A questo punto, esaurito il discorso generale sulla variante relativo ai poli, si passa ad ascoltare i rappresentanti dei singoli comitati.
Senza riportare quanto esposto da ogni rappresentante, ci limitiamo a segnalare come in più casi i cittadini non abbiano trovato affatto soddisfacenti le risposte del Sindaco e dell'Assessore, interrompendoli più volte e protestando con forza al termine delle repliche.
Fortunatamente in alcuni casi l'Assessore Clerici , ha accolto alcune le istanze dei cittadini e ha promesso che saranno prodotti emendamenti dalla stessa maggioranza per risolvere queste situazioni.
In definitiva la serata, pur permettendo ad alcuni Comitati di intravedere la risoluzione di alcune emergenze, è stata poco esaustiva a causa di un atteggiamento spesso irritante da parte sia del Sindaco che (pur se in misura minore) dell'Assessore competente, i quali più volte hanno preferito "non rispondere" alle domande dei cittadini, forse consapevoli della realtà "grigia" (in tutti i sensi) che stanno prospettando a Monza con questa variante: un motivo in più per non interrompere la protesta ma continuare a lottare per una Monza più verde.
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