In una Piazza Castello gremitissima si è svolta la manifestazione per la dignità delle donne. La folla ha occupato anche tutta via Dante, fino a Piazza del Duomo.
La manifestazione organizzata dal comitato "Se non ora quando?" ha visto la partecipazione trasversale di tantissimi, tutti rigorosamente con sciarpa bianca: giovani, vecchi, donne, uomini. E una ricca presenza di cartelli e striscioni: "E il governo italiano come si comporta? Stimola la diseguaglianza", "Solo chi rispetta la legge è degno del tricolore", "Queste donne fanno l'Italia e tu NON ci rappresenti", "Berlusconi Game Over", "ESCORT anagramma STERCO".
La manifestazione è stata organizzata "per le donne che lavorano, per quelle che non lavorano, per le giovani che fanno una corsa a ostacoli per lavorare" come ha ricordato Ivana Brunato (CGIL) del comitato organizzatore, nel suo intervento.
Sul palco, gli interventi si susseguono con messaggi forti e pesanti. Dario Fo: "Berlusconi è dentro ai nostri cuori, nel senso che ce li sballa". Daria Colombo (scrittrice , ideatrice del Movimento dei Girotondi) ci ricorda che "chi svolge funzioni pubbliche lo deve fare con dignità. Berlusconi con i suoi comportamenti privati, sta dando l'immagine di un Paese dove tutto si può comperare". Silvia Ballestra (giovane scrittrice) continua con "non è un paese per donne, non è un paese per giovani, figuriamoci se è un paese per giovani donne!". E ancora Iaia Caputo (giornalista) " ciò che sta succedendo al nostro Presidente Berlusconi è uno scandalo istituzionale e politico. E riguarda la donna. E' l'identità della donna mercificata e denigrata. E' la televisione che ci ha dato questa immagine da 20 anni. Questa classe dirigente ha cancellato il futuro di almeno una generazione. Chi vorrà riscrivere un'altra storia, vogliamo dire che non può essere senza donne". E poi ancora sul palco si succedono: Gad Lerner, Franca Rame, Flavia Perini (FLI, Direttore del Secolo d'Italia), Alessandro Robecchi (giornalista e scrittore), Eva Cantarella (docente universitaria), Emilio De Biasi (direttore di Radio Popolare) e tanti altri.
Un pomeriggio emozionante, nonostante la pioggia e nonostante il disagio della calca umana davvero impressionante.
Mariella Baldussi
Una piazza che riempie il paese intero.
Se non ora quando?
Per chi non vuole cambiare non e’ mai tempo.
Ma oggi questa e le altre 230 in Italia, sono piazze che segnano.
Segnano la forte esigenza di cambiamento della nostra societa’.
Sinora troppo silente, sinora mormorante, sinora timida ,oggi con le sue 100.000 persone piazza Castello, troppo piccola per accogliere tutti, esplode.
Le persone si accalcano anche nei viali attigui dove purtroppo non giungono le voci dal palco, ma tutti restano e partecipano sino alla fine.
E’ una manifestazione trasversale, in difesa della dignita’ della donna, senza simboli di partito dove donne, uomini, famiglie intere sono a chiedere un’Italia diversa non solo nella politica, ma anche nella scuola, nel lavoro, nei diritti; dove il festino non puo’ essere il criterio di selezione della classe dirigente.
Sventolano le sciarpe bianche, indumento che avvolge con cura.
Portano i pensieri e le parole che stanno vicini alla testa ed al cuore delle persone.
I simboli hanno valore, qui le sciarpe bianche altrove le mutande.
Sventolano le sciarpe bianche ed emanano profumo di dignita’.
Se non ora quando? Chiedono gli organizzatori
Adesso! Risponde decisa la piazza.
Maria Grazia Artesani
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