Seguici su: Facebook  Instagram  YouTube

stranieroIn merito alle questioni sollevate nell'ordine del giorno del Gruppo Consiliare della Lega Nord al Consiglio della Provincia di Monza e Brianza recante «"Espulsione" rom dalla provincia di Monza e della Brianza» (sic!), le Associazioni firmatarie si associano alle critiche di tutti coloro che hanno rilevato che innanzitutto è irricevibile il titolo della proposta di ordine del giorno, la cui gravità probabilmente è sfuggita agli stessi proponenti.

Non è accettabile, infatti, qualsiasi misura, qualsiasi documento che manifesti una volontà politica di punizione collettiva di un gruppo sociale su base etnica, culturale, religiosa o di qualsiasi altra discriminante. Le responsabilità sono individuali, è chi infrange la legge che va perseguito con determinazione, ma solo come singolo e non come gruppo sociale cui appartiene.
Quanto ai concreti problemi sociali elencati nell'odg, fra cui la presenza dei campi nomadi nel territorio della Brianza, l'esperienza e il buon senso insegnano che non è con iniziative clamorose e "muscolari" che si risolvono problemi annosi e delicati, che coinvolgono anche minori e soggetti deboli, ma con la pazienza, l'intelligenza politica e le risorse da impiegare per l'integrazione e per il miglioramento delle condizioni di vita di questa minoranza etnica.

Quanto poi all'enfasi sul filo della demagogia, riguardante i rimpatri dei rom guardando all'esempio francese, i pur volenterosi leghisti brianzoli rendono un cattivo servizio persino al presidente francese, il quale si è ben guardato dal fare alcun riferimento alle espulsioni, per decenza e per non violare la costituzione transalpina e le norme europee, ma più modestamente si è limitato a fornire dei piccoli incentivi ad un volontario, provvisorio e reversibile rimpatrio.

In un periodo, caratterizzato da tagli che si abbattono sulle fasce più deboli della popolazione, nel quale è messo fortemente in discussione il ruolo stesso delle province, ci si attenderebbe da questo livello istituzionale una maggiore aderenza ai problemi concreti dei cittadini (il lavoro, la sanità, la scuola, i trasporti su cui sta per abbattesi la scure dei tagli previsti dal bilancio regionale) anziché agitare i fantasmi della paura del diverso, dello straniero (ma vi sono anche molti rom con cittadinanza italiana o comunque neo-comunitaria), dell'immigrato.
Ci uniamo a quanti chiedono di passare dalla propaganda alle azioni serie e concrete per rafforzare la coesione sociale, rendendo la vita di tutti più sicura e più serena.
Auspichiamo, pertanto che si crei un clima di dialogo, di cooperazione tra le istituzioni, le organizzazioni sociali, le realtà del terzo settore che operano sul territorio della provincia per far fronte alle problematiche indicate nell'odg suddetto. A tal fine siamo disponibili a collaborare attivamente e concretamente con le istituzioni nelle forme e nelle sedi opportune. Siamo pronti a sederci ad un tavolo di lavoro che prenda in considerazione la questione rom in Brianza.
Dobbiamo dare forza alla fiducia con uno sforzo collettivo e non soffiare sulla fiamma delle paure che talora rischiano di generare mali peggiori.

ACLI provinciali Milano, Monza e Brianza
Associazione CAG A. Vita Onlus Monza
Associazione Pro Famiglia CEAF Onlus Vimercate
Azione Cattolica Monza e Brianza
Caritas di Monza Zona Pastorale V
Centro Aiuto alla Vita Vimercate
Centro Orientamento alla Famiglia Onlus Monza
Comitato di Zona Agesci Brianza
Comunità capi Agesci Monza1, Monza4, Monza10, Villasanta 1
Missionari Saveriani Desio
Padri Dehoniani Monza

1800 Caratteri rimanenti